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Automedica di Meldola, i consiglieri provinciali di centro destra chiedono a Lattuca il ripristino
Appello bipartisan

Caro direttore
sulla soppressione dell'auto medicalizzata con presidio a Meldola, dopo le numerose prese di posizione di questi giorni, porteremo la questione anche dentro al Consiglio provinciale perché sulla sanità non si può intervenire con la scure, senza tener conto dei bisogni dei cittadini.
Abbiamo depositato un ordine del giorno firmato da tutti noi consiglieri del centrodestra, perché le parole rilasciate dal presidente Lattuca sulla vicenda ci hanno lasciato di stucco. Di fronte ad una carenza strutturale, quella del personale medico, la soluzione non può essere l'impoverimento di un territorio, quello pedemontano, già vessato da numerose criticità e spopolamento.
Pertanto facciamo nostro l'appello bipartisan dei 15 sindaci forlivesi firmatari, alcuni dei quali siedono con noi proprio nel consiglio provinciale: dopo gli appelli da più parti, sia della politica locale, regionale e nazionale, ma anche delle sigle sindacali, chiediamo che il presidente Lattuca ravveda le sue dichiarazioni e che come presidente della provincia, eletto proprio dagli amministratori locali dei comuni forlivesi e cesenati, si adoperi attraverso ogni canale per far desistere l'AUSL Romagna da questo piano di razionalizzazione, che nei fatti si concretizza come un vero e proprio taglio al servizio sanitario, oltrechè un indebolimento della strategia della medicina del territorio.
I consiglieri provinciali eletti con il centrodestra
Lucio Moretti (Predappio)
Enrico Castagnoli (Cesena)
Maria Teresa Rinieri (Forlì)
Sauro Baruffi (Premilcuore)
Ombretta Farneti (Mercato Saraceno),
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