Borello, "serata di ordinaria follia in piazza"

Pubblichiamo di seguito un lettera giunta in redazione sul tema della sicurezza nel Quartiere Borello.

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Gentile redazione,

dopo la paura, la rabbia e la richiesta di attenzione rispetto a quanto accade sempre più spesso nelle vie, nelle piazze, nei luoghi di ritrovo. Martedì sera, intorno alle 20, una persona di origini straniere in evidente stato di alterazione ha messo a soqquadro il bar che si affaccia sulla piazza di Borello. Inutile sottolineare i timori degli avventori che hanno prontamente allertato le forze dell’ordine.

Il soggetto ha spintonato un cliente, ha provocato il rovesciamento di un tavolo con la conseguente rottura di bicchieri e piatti e danneggiato pur lievemente il bancone. All’arrivo delle forze dell’ordine, il soggetto, che sembra non nuovo a simili eccessi, non ha desistito, scagliandosi verbalmente contro di me, minacciandomi e sputando, con la bava alla bocca. Per di più, nel suo zaino sarebbero stati rinvenuti diversi arnesi in metallo, mentre in tasca aveva una punta di trapano, potenziale arma di offesa.

All'arrivo dell'ambulanza, allertata dai clienti, l’aggressore si è allontanato come nulla fosse, libero di ripetere la grave sceneggiata altrove. Tutto finito? No, dopo pochi minuti un secondo soggetto, forse amico del primo, si è mosso con fare sospetto in piazza per una trentina di minuti, nascondendosi dietro i muri, sempre sbirciando minacciosamente verso il bar. Allertato il 112, non ho ricevuto risposta. Questo per dire che episodi simili sono da considerare con grande preoccupazione da chi amministra e da chi deve tutelare la sicurezza.

Viviamo alla mercè dello stato di alterazione di soggetti ingestibili, che sembrano agire senza alcuno scrupolo se si permettono di muoversi indisturbati in luoghi pubblici spaventando e minacciando le persone. Con quale apprensione aprirò e chiuderò il bar d’ora in avanti? E la clientela come reagirà? La gente, gli esercenti, i commercianti non si sentono più al sicuro e se neppure le forze dell'ordine hanno la possibilità di intervenire in queste situazioni in maniera incisiva, poi non ci si deve stupire se le aggressioni sempre più di frequente finiscono male. Purtroppo, non viviamo più in un Paese normale. Oggi, in particolare le donne che lavorano in determinate attività temono quotidianamente di doversi confrontare con la violenza di simili soggetti. Se fossi stata sola nel bar, come ne sarei uscita? Com’è possibile che un individuo la cui aggressività è già nota possa continuare ad agire indisturbato? Dove andremo a finire di questo passo? Spiace anche che i nostri Clienti abituali, italiani e stranieri, siano stati costretti ad assistere a questo ennesimo episodio di degrado urbano.

Valentina