"Campetto invernale" in cammino con i Magi

Dal 3 al 5 gennaio si è svolto il "campetto invernale" per i ragazzi di medie e superiori delle parrocchie di Ponte Pietra, Macerone, Ruffio e Capannaguzzo presso la parrocchia di Santa Maria Maddalena a Fontanelice di Imola. 31 ragazzi, 3 educatori, 4 cuochi e il parroco padre Giovanni Bianchi hanno accettato di mettersi in viaggio, proprio come i re magi che, guardando in alto, si sono incamminati seguendo una stella. Giunti a destinazione, ancora una volta come i re magi, tutto il gruppo ha saputo donarsi in base alla propria capacità: alcuni come amici, altri come guide, altri ancora offrendo il loro tempo a servizio di tutti, ma sempre dono è stato.

Dopo l’introduzione della catechesi, divisi in tre gruppi recanti i nomi dei tre re magi, si è discusso sull’importanza di sapersi mettere in cammino, sulla capacità e la volontà di non stare arenati in porto, ma prendere il largo per vivere la propria avventura, perché ognuno di noi può realizzarsi solo se si mette in movimento, se esce dal proprio guscio.

Il tempo è trascorso veloce e grande è stata la collaborazione di tutti i ragazzi nella gestione della casa e delle attività. Già al campo estivo, a cui molti dei presenti avevano partecipato, si è imparato che, se tutti si spendono per gli altri, nessun lavoro è troppo faticoso. Ed eccoli quindi, a spazzare, pulire i bagni e lavare i piatti tra un gioco e l’altro, sempre tutti insieme, sia nella riflessione che nel tempo libero riempito di chiacchiere e biliardino. Ma solo giocare potrebbe venire a noia, quindi ecco che sono stati proposti tre laboratori: Laboratorio di cucina, che ha visto i ragazzi impegnati nella preparazione degli “strozzapreti” per il pranzo; Laboratorio manuale, in cui i ragazzi hanno costruito un segnalibro per tutti i partecipanti e Laboratorio di musica, dove i ragazzi hanno imparato il canto “Baba Yetu” che in lingua Swahili significa “Padre Nostro” da cantare durante la Santa Messa conclusiva.

Il sole splendente ha salutato tutto il gruppo soltanto l’ultimo giorno, mostrando un bellissimo panorama, mentre si saliva sul pullman del ritorno, dopo aver decretato la squadra vincitrice.

Un caro saluto, gli educatori