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Consilio Pistocchi, "testimone della fede"

La comunità Papa Giovanni XXIII ricorda il diacono, per cui è in corso, assieme alla moglie Bruna, il processo di beatificazione

Casa famiglia Apg23 a Martorano

La comunità Papa Giovanni XXIII, attraverso una lettera giunta in redazione, ringrazia i benefattori che hanno contribuito all'avvio dello loro casa famiglia a Martorano di Cesena: Consilio e Bruna Pistocchi.

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Caro direttore,

mercoledì 14 settembre presso la chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Martorano è stata celebrata una Messa in memoria del diacono Consilio Pistocchi, di cui ricorre in questi giorni l’anniversario della morte. A giugno dello scorso anno in Diocesi è stato aperto il processo di beatificazione per lui e la moglie Bruna. Insieme hanno condotto una vita di fede a servizio della parrocchia e hanno aperto la loro casa alle persone in situazione di fragilità e abbandono.  

Il vescovo Douglas parlando di Consilio sottolinea come “chiunque incontrandolo rimaneva colpito dalla sua fede, una fede che si traduceva in carità”.

Nel corso della loro vita familiare Consilio e Bruna sono stati genitori affidatari di una ventina di bambini, collaborando con gli enti pubblici e la comunità Papa Giovanni XXIII. Nel 2001 hanno fondato Casa Betania, a servizio di donne sole in situazioni di emergenza.

Maria, la sorella di Bruna che viveva e vive tuttora davanti alla casa come “Angelo custode” della vita scelta dai coniugi, sottolinea la loro disponibilità all’accoglienza: “Molte volte in piena notte arrivava don Oreste Benzi con uno o due bambini che avevano necessità urgente di un luogo sicuro”

In occasione della Messa di ieri, la comunità Papa Giovanni XXIII ha rinnovato il ringraziamento ai coniugi Pistocchi per la loro generosità.

"La carità verso il prossimo è stata, per lui e la moglie Bruna, un fondamento di vita - è il messaggio della Papa Giovanni XXIII in occasione dell'anniversario della morte di Consilio -. La carità per loro era un modo d'essere e si esprimeva nelle piccole e nelle grandi cose come prendere in affido uno o più bambini (ne sono passati più di venti, in due decenni, da casa loro) o invitare a pranzo ogni sabato per più di dieci anni Enrico, un senzatetto che Consilio andava a prendere alla stazione. Consilio era un uomo mite, un puro di cuore, un testimone della fede, una persona che metteva al primo posto il bene della comunità".

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