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Lutto nel clero

Don Claudio Turci, "messaggero di Gesù che ha voluto condividere con noi la vita genuina"

Un ricordo del gruppo giovani di vent’anni fa di Gambettola

Don Claudio Turci (foto PG Marini)

Caro don Claudio,

sei arrivato a Gambettola e noi eravamo ragazzini. Non ci hai imposto la tua presenza, nonostante fossi un colosso. Sei entrato in parrocchia delicatamente, senza pretendere di stravolgere le nostre abitudini. Hai parlato con noi, ci sei venuto incontro e ti sei mostrato così com’eri senza la pretesa di stupirci, con la sola idea di conoscerci. Una persona che inizialmente incuteva timore, ma solo per un momento perché poi, dopo aver rotto il guscio dell’imbarazzo, ci hai lasciato scoprire un uomo onesto, gioviale e burlone. L’uomo che arrivava al centro estivo con i pantaloni corti e il cappello da muratore e lasciava che i bambini gli si aggrappassero alle braccia per fare la giostra; l’uomo che ci ha lasciato dipingere di mille colori una sala intera, perché potessimo sentirci a casa; l’uomo che amava sua madre e che con lei tornava bambino.

Venivamo a bussare alla porta della canonica. Ti proponevamo progetti, idee e sapevamo che non avresti detto sì prima di averci pensato bene, prima di aver messo alla prova la nostra idea anche davanti a noi stessi. Poi però ci facevi spazio, trovavi il modo di accoglierci e sei riuscito a dimostrarci con la tua disponibilità, che la parrocchia è di chi la vive.

Nella nostra estesa e complicata parrocchia, le tue spalle hanno affrontato problemi seri, problemi grandi che certamente hanno toccato profondamente il tuo cuore che cercava pace. Sei rimasto con noi per molto tempo. Abbiamo giocato a carte insieme, abbiamo camminato in montagna, siamo andati a comprare il ping pong per l’oratorio, abbiamo conosciuto un messaggero di Gesù che ha voluto condividere con noi la vita genuina. Stavi zitto, ascoltavi i nostri discorsi di infervorata gioventù e alla fine dicevi ciò che dovevi, poche parole concrete e di valore. Gesù stava al centro della vita cristiana, non c’era altro da aggiungere.

Con te è arrivata l’Azione Cattolica, abbiamo fatto il centro estivo, i campi scuola, tutte esperienze fondanti per chi le ha vissute. La tua è stata una presenza silenziosa e costante. Ti sei fidato di noi e noi ti abbiamo voluto bene.

Grazie Don!

“I vecchietti del Bosco” (Il gruppo giovani di vent’anni fa)

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Don Claudio Turci, "messaggero di Gesù che ha voluto condividere con noi la vita genuina"
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