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I gravissimi fatti di Rimini

Da Pri Cesena alcune riflessioni. A che punto siamo?

I gravissimi fatti di Rimini

Caro direttore, 

dopo i fatti gravissimi di Rimini la politica s’interroga, si chiedono le dimissioni del Ministro degli Interni, l’opinione pubblica chiede a gran voce spiegazione mentre stenta a capacitarsi dell’accaduto. Facciamo un poco d’ordine e tentiamo di far riflettere con elementi nuovi.

I fatti li conosciamo tutti. Noi Repubblicani di Cesena vogliamo mettere a fuoco il motivo scatenante la richiesta del biglietto da parte dei controllori e il fatto che il richiedente asilo ospite della Caritas di Riccione  ne fosse sprovvisto. Sia ben chiaro è dovere di tutti pagare i biglietti dei mezzi pubblici ed è fondamentale il diritto-dovere dei controllori di fare il loro lavoro. Il nostro plauso ai controllori. Totale sostegno al loro operato. Detto questo evidenziamo alcuni punti.

L’incolumità e la tranquillità dei passeggeri, dei controllori, degli autisti dei mezzi pubblici: quanto vale? Chi doveva provvedere che un richiedente asilo ospite in una associazione  caritatevole, fosse provvisto di regolare biglietto che ovviamente lui non era in grado di procurarsi?  E quale l’utilità di multe anche elevate che non saranno mai pagate?

Noi Repubblicani in tempi non sospetti in vari colloqui e incontri  ci siamo battuti perché chi non può pagare il biglietto dell’autobus, le persone più fragili, i senza fissi dimora, ospiti di una struttura di accoglienza potesse essere dotato di una tessera che lo regolarizzasse per evitare litigi, perdite di tempo, con il frequente intervento delle forze dell’ordine e turbamento dei viaggiatori che avendo pagato il biglietto hanno tutto il diritto di viaggiare tranquilli e in orario.

Ci sono persone  che ogni giorno si trovano nella necessità di usare i mezzi pubblici per raggiungere i servizi di assistenza e a causa dello stato di indigenza non riescono a pagare il biglietto, incorrono in sanzioni che rimangono prive di efficacia, spesso chiedono una relazione ai servizi sociali per dimostrare che sono senza fissa dimora poi al Tper che risponde dicendo che la multa non può essere annullata. Spreco di tempo, costi ed energie con quali utilità? Ci sono persone che si sono ritrovate con cifre astronomiche di multe arretrate, un ulteriore ostacolo nel momento in cui saranno in condizioni di uscire dall’indigenza con un lavoro normale.  

L’11 febbraio scorso la Regione Emilia-Romagna recependo la nostra e le richieste di tante associazioni che si occupano degli ultimi decise di mettere in condizione i Comuni di garantire il biglietto gratuito ai “senza fissa dimora”, “alle persone più fragili”, sulla base della valutazione dei servizi sociali. In quella occasione il vicepresidente Elly Schlein e l’assessore regionale ai Trasporti  Andrea Corsini ebbero a dichiarare ai giornali: “grazie all’iniziativa della Regione Emilia Romagna che ha messo sul piatto 1,5 milioni di euro da fondo sociale le persone più fragili potranno spostarsi senza accumulare multe impossibili. Un intervento a favore degli ultimi”. 

Noi Repubblicani di Cesena alla luce dei tragici fatti di Rimini scaturiti dalla impossibilità di mostrare un biglietto ai controllori chiediamo, allo scopo di prevenire il ripetersi di fatti simili, a che punto siamo ?

Diego Angeloni Referente Welfare PRI Cesena

Fabbri Romano segretario PRI Cesena

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