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La Lega preoccupata per la messa in sicurezza del Torrente Cesuola

"La Giunta chiarisca"

La Lega preoccupata per la messa in sicurezza del Torrente Cesuola

Caro direttore,

si parla da tempi biblici del progetto di messa in sicurezza del torrente Cesuola. Opera considerata indispensabile e ormai dato per certo un finanziamento regionale di quasi 6 milioni di euro (notizie stampa del 26 gennaio scorso), restano da sciogliere diversi nodi non chiariti, in particolare sui lavori che saranno realizzati nella zona di Ponte Abbadesse che determineranno seri disagi ai residenti e potrebbero mettere a rischio un'area di pregio ambientale molto frequentata.

Dopo aver incontrato residenti dell’area di Ponte Abbadesse e raccolto le loro rimostranze, ricordiamo che risale all’ottobre scorso la notizia di un protocollo d’intesa relativo al progetto di risanamento ambientale, strutturale e idraulico del Cesuola per un costo di circa 20 milioni di euro e quattro anni di lavori.

Nel marzo scorso, poi, fu sempre la Lega a sollevare l’urgenza del risanamento del sistema fognario a servizio di una parte del centro storico dove a raccogliere gli scarichi dell’abitato è il Cesuola tombato negli anni 30 del ‘900. Il rischio, sempre incombente, riguarda un’eventuale piena del torrente e i conseguenti sversamenti di inquinanti nel fiume Savio. Oggi, però, a preoccupare è l’area di Ponte Abbadesse dove sarà realizzata la prima tranche del progetto di risanamento del torrente. Dopo la conclusione, nello scorso febbraio, della procedura di screening ambientale della Regione, il Consiglio di Quartiere ‘Cesuola’ ha approvato e inviato un documento all’amministrazione Lattuca dicendosi allarmato per l’impatto dei lavori sui residenti.

Effettivamente i lavori riguarderanno in modo particolare l’area vicino alla chiesa di S. Giovanni Bono, dove si prevede la realizzazione di una grande vasca di laminazione nei campi agricoli dietro via Francavilla, oggetto di esproprio per circa 7 ettari. Si prospettano scavi rilevanti con profondità variabili che genereranno circa 140mila metri cubi di terra da gestire, oltre alla realizzazione di muri in cemento armato. Sembra che il cronoprogramma comporti una durata dei lavori di circa due anni con scavi concentrati in circa sei mesi nel corso dei quali avverrebbe presumibilmente il transito di circa 11.800 mezzi pesanti per il trasporto della terra lungo la via Falconara, molto frequentata sia per la presenza della Parrocchia e della polisportiva Nuova Virtus Cesena sia come punto di partenza del percorso dei 'Gessi', con i conseguenti gravi disagi per gli abitanti in termini di inquinamento acustico e sicurezza stradale.

Vogliamo capire se siano state valutate alternative meno impattanti per i residenti e i tanti fruitori dell’area. C’è quindi molto da chiarire da parte della Giunta Lattuca che, come al solito, ha prestato ben scarso ascolto alle legittime preoccupazioni dei residenti e del quartiere.

I consiglieri comunali della Lega Beatrice Baratelli e Fabio Biguzzi

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