Lettere
stampa

Lutto nel clero

La "Zaccagnini" ricorda don Carlo Molari

Oggi alle 15 i funerali in Cattedrale, trasmessi in diretta sul nostro canale Youtube

Carlo Molari

Si svolgeranno oggi alle 15, in Cattedrale di Cesena, i funerali di don Carlo Molari, sacerdote diocesano e teologo.

La cerimonia, presiduta dal vescovo Douglas Regattieri, verrà trasmessa sul canale Youtube del Corriere Cesenate. Si potrà accedere alla diretta anche dal link presente sulla nostra pagina Facebook.

Nel giorno dell'ultimo saluto, pubblichiamo, di seguito, il ricordo dell'associazione "Benigno Zaccagnini" di Cesena.

***

Sapevamo  dell'età più che rispettabile di don Carlo e da quando non lo vedavamo più alla Messa vespertina domenicale a San Domenico, ci chiedevamo quale fosse il suo stato di salute.  Preoccupati per la sua assenza, ma anche convinti che sarebbe stato con noi tanti anni ancora.  Ne avevamo bisogno perché la sua presenza e la sua parola erano preziose e indispensabili

Preziose, per la sua esperienza e ricchezza, veramente uniche. Quel piccolo (non poi tanto) incarico di Aiutante di Studio nella Commissione dottrinale e teologica del Concilio, l'aveva proiettato a una dimensione altissima, in cui lo studio non basta se non è accompagnato da una intelligenza e da una capacità di analisi, sui temi filosofici  e teologici, del tutto straordinaria, come Lui aveva.  L'abbiamo  ascoltato ricordare quegli anni quando celebrò la scomparsa del card. Carlo Maria Martini (agosto 2012) e raccontò del clima, delle speranze, dei passi avanti e dei ritorni indietro, imposti da una realtà della Chiesa, italiana e del mondo, (salve poche eccezioni) non ancora pronta a recepire il "soffio" del Concilio.

Ma la sua presenza era anche indispensabile per il ruolo che si era assunto, quello di maestro paziente, che ci aiutava a capire cose complicate e semplici, cui eravamo chiusi, perché privi di sufficiente Fede. La sua parola era semplice, si rivolgeva a noi come fanciulli, con pazienza, in modo infaticabile, e con la gioia che è propria di chi vive il Vangelo.

Dobbiamo parlare degli incontri di Sorrivoli, prolungatisi per anni, frequentati da tanti amici desiderosi di apprendere, di capire. La domenica mattina la Messa e al pomeriggio le ore di conversazione in cui ciascuno portava le proprie domande, i propri rovelli.  Le sue parole erano sempre una sorpresa e una ricchezza.

Duri di testa eravamo, o poveri d'anima, ma don Carlo non si lasciava scoraggiare e ripeteva le sue parole, semplici come è semplice la Verità, per chi ha cuore puro e la sa ascoltare. 

Attraverso di lui ci siamo incontrati anche con vecchi laici,  che hanno fatto del "non credere" la loro disperata bandiera. E' stata la sua lezione, per tanti temi ispirata a Teillard de Chardin, ad aprire porte, conquistare cuori, perché al bagliore dell'intelligenza e della Fede, seppure sfiorata, non si sfugge.  Quei laici sono forse rimasti tali (chissà, l'animo è complicato e misterioso) ma tutti ci hanno chiesto di poter mantenere quel rapporto, di essere anche solo informati, di ricevere quando possibile quegli articoli de "Il Regno" che dessero loro un qualche ancoraggio nella loro personale ricerca. 

Fra i tanti impegni che lo portavano in giro per l'Italia ha trovato anche il modo di animare alcuni nostri incontri della Zaccagnini, di cui si è sempre interessato, quasi curioso di cosa potesse fare quel piccolo gruppo di persone. La venuta a Cesena di qualche personaggio importante, lo metteva quasi in imbarazzo. Il suo contributo era costituito da brevi note che ci mandava in appendice.  Ma quando si trovò a commentare la scomparsa di un caro amico. Il Prof. Giobbe Gentili "lettore e studioso dei Padri" ci consegnò una autentica "lectio magistralis"  (20 settembre 2018).

Nel commento a "Le parole nuove di Papa Francesco" (3 ottobre 2017) c'era la lettura tutta nuova e felice di un testo che rappresenta la rivoluzionaria novità del messaggio di Francesco.

Ne "L'eredità del card. Carlo Maria Martini" (4 ottobre 2012) si comprese la coscienza per un lavoro importante di collaborazioni, con Martini e altri confratelli, che avrebbe fornito al Concilio una spinta importante di cui aveva bisogno, anche se ad alcune proposizioni non fecero seguito deliberazioni e documenti.

In "Don Lorenzo Milani, prete" (5 ottobre 2017), lui, don Carlo, che era stato costretto a lasciare nel 1978, l'insegnamento, cosa sopra ogni altra da lui amata, nelle maggiori Università, Gregoriana, Urbaniana, Lateranense, ed ad andare in pensione ad appena 50 anni,  si intese quanto il suo percorso fosse vicino a quello del Prete di Vicchio, spedito in  isolamento punitivo e duro dai suoi superiori. La salvezza passa attraverso una sola e unica strada: la fedeltà ad ogni costo al Vangelo e alla Chiesa.

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
La "Zaccagnini" ricorda don Carlo Molari
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento