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La lista "Cambiamo" sul digitale punzecchia il Pd

La lista che fa capo ad Andrea Rossi interviene su un tema di estrema attualità

Nella foto, Andrea Rossi

Publichiamo di seguito un intervento della lista civica "Cambiamo" sul digital divide. Ecco il testo.

"Qualche settimana fa, come lista civica Cambiamo, presentammo in consiglio comunale una mozione sull'inclusione sociale dei minori e la lotta al "digital divide". 

Il nostro documento, redatto con la consulenza qualificata di autorevoli esperti del settore, indicava alcune soluzioni pratiche per ridisegnare le strategie d'intervento dell'amministrazione comunale rispetto alla didattica a distanza, una modalità d'insegnamento divenuta sempre più importante dopo l'emergenza pandemica.

La mozione conteneva spunti tecnici preziosi e, in linea con la nostra idea di politica, voleva dare un contributo di concretezza ad un dibattito che, in quel momento, sembrava troppo demagogico ed embrionale. 

Il Pd, in linea con la sua idea di politica, ovviamente bocciò la mozione adducendo uno dei tanti pretesti cavillosi che si utilizzano abitualmente a palazzo Albornoz per svilire a prescindere l'operato delle opposizioni. 

Nella giornata di ieri, come da prassi, il Pd ha presentato la sua mozione sul digital divide. Un documento farcito di retorica, ricco di aforismi politici e senza alcuna profondità di sostanza. Insomma, la classica modalità tanto per intestarsi la titolarità del tema, l'unica verrà priorità - ormai l'abbiamo capito - che sta a cuore a questa maggioranza.  

Il succo della mozione del Pd? L'istituzione di un ufficio comunale per supportare le politiche di digitalizzazione. Non è dato sapere, ovviamente, con quali competenze e se attraverso lo spostamento di dipendenti comunali (Quali? Quanti? A tempo pieno o a mezzo servizio?). Sarà in ogni caso un ulteriore ufficio che, in questi anni, appesantirebbe quello stesso apparato burocratico comunale che, a parole, si è sempre detto di voler rendere più snello e agile. 

In ogni caso, qualunque sia la formula di questa nuova creazione, la sostanza non cambia: il Pd ha bocciato la nostra mozione, che conteneva argomenti tecnici di assoluta concretezza, sostituendola con un'altra mozione dai contenuti vaghi ed imprecisati ispirata, per altro, dalle solite logiche accentratrici. Mentre noi proponevamo uno schema di condivisione dei compiti, che teneva conto delle competenze già presenti in città, il Pd si è inventato l'ennesimo ufficio comunale di cui, a poco più di un mese dall'inizio della scuola, nulla di preciso si sa. 

Questa triste vicenda fa il paio con la sensazione che il Comune si stia muovendo in un contesto nebuloso, senza avere le idee chiare su come procedere. Non è dato sapere con chiarezza, ad oggi, quale sia lo stato dei collegamenti con le scuole cittadine e quali le tempistiche per il pieno funzionamento del cablaggio in fibra ottica (sulla MAN stendiamo un velo pietoso), non sappiamo se le richieste di devices da parte delle famiglie in difficoltà saranno soddisfatte e non c'è alcuna chiarezza rispetto a situazioni centrali, come ad esempio l'utilizzo dei devices delle scuole che, durante il lockdown, erano stati dati in comodato gratuito. Insomma, il tema è nevralgico e il Comune è in ritardo. In questa situazione già difficile di suo, brilla tristemente la volontà del Pd di assegnarsi la paternità di un tema e per indicare un modello qualunque a prescindere dalla sua fattibilità e dalla sua efficacia. L'importante è che sembri diverso dal nostro".

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