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Nuova scuola di viale Torino, la ditta Socim: "I nodi verranno al pettine"

L'amministratore delegato della società risponde al Comune: "Appello rigettato perché il caso non compete al Consiglio di Stato"

(foto archivio)

Attraverso una nota giunta in redazione, l'amministratore delegato della ditta Socim Spa Antonio De Rosa illustra la propri aversione dei fatti in merito al contenzioso con il Comune di Cesenatico per la realizzazione della nuova scuola di viale Torino (vedi notizia collegata). La pubblichiamo integralmente di seguito.

***

Gentile direttore,

sono l’amministratore della Socim Spa. Conoscendo la vostra lealtà informativa, sono certo che non avrete difficoltà a far sentire anche la nostra voce, rispetto alla nota diffusa dal Comune di Cesenatico, circa il contenzioso amministrativo per la scuola in viale Torino.

Vi prego quindi di voler riportare quanto in realtà affermato dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della scrivente non perché la stessa aveva torto ma perché anche il Consiglio di Stato si è dichiarato incompetente, rivestendo la vicenda carattere di diritto civile. Quindi ha demandato al Giudice civile presso il quale la Socim Spa ha incardinato il procedimento di risoluzione contrattuale per colpa del Comune di Cesenatico, anche la questione della decadenza secondo noi illegittima disposta dal Comune; tant’è che non ha condannato nemmeno alle spese processuali la scrivente, evidentemente ritendendo che la Socim è stata indirizzata, per un eventuale ricorso al Tribunale amministrativo, proprio dagli atti del Comune di Cesenatico.

La cosa che non ha riferito il Comune però è che il Consiglio di Stato ha escluso che si tratti di decadenza da falso in quanto non esiste assolutamente un falso documentale mentre il Comune afferma che “la Socim avrebbe dichiarato in gara di accettare i prezzi e poi smentendo la dichiarazione non lo ha fatto” da questo ha fatto discendere, incredibilmente una decadenza di mendacio. Ovviamente quando questa storia, che è solo all’inizio, sarà finita la Socim denuncerà penalmente tutti i responsabili che hanno accusato di mendacio la stessa. Quello che deve spiegare il sindaco ai cittadini è come mai alla Socim è stato ordinato di eseguire il nuovo progetto strutturale rifatto dal Comune integralmente?  Perché evidentemente quello originario era ritenuto insicuro dallo stesso Comune. Come mai poi sono spariti letteralmente tutti: Sindaco, Rup e Dl, lasciando la Socim senza le direttive e senza gli atti fondamentali per proseguire?

Come mai invece, alla nuova ditta subentrata, il Comune ha chiesto di eseguire il progetto strutturale originario di gara, quello ritenuto dal Comune carente? Spiegato questo ai cittadini e al Giudice tutti sapranno come sono andate veramente le cose. Abbiate fede, i nodi verranno al pettine, mentre fate molto bene a vigilare. Auguro tutto il bene possibile a questa splendida Comunità.

Molti cordiali saluti,

Antonio De Rosa

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