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Patrignani (Confcommercio) sul turismo religioso a Cesena: "Si può fare di più"

"Cesena offre un sistema di chiese di alto livello artistico da San Domenico a Sant'Agostino e un complesso di edifici conventuali di tutto rispetto, nonché gioielli come le chiese di Santa Cristina e Sant'Anna che potrebbero essere valorizzati di più", dice ancora Patrignani

Nella foto il presidente della Confcommercio cesenate, Augusto Patrignani

In vista della solennità dell'assunzione della Beata Vergine Maria che a Cesena si festeggia con il titolo di Madonna del Monte, il presidente della Confcommercio cesenate, Augusto Patrignani, ha inviato un suo intervento sul turismo religioso in città e in Romagna.

Di seguito il suo testo.

La festività religiosa della Madonna del Monte, così identitaria per Cesena al pari di quella del patrono San Giovanni il 24 giugno, è un invito a riflettere su come potenziare il turismo religioso cittadino. Confcommercio cesenate appoggia i grandi progetti culturali della città perché le politiche culturali sono fondamentali per accrescere la qualità della vita per la nostra comunità. Ben vengano, dunque, gli interventi per grande Pinacoteca, Casa della Musica, Museo Archeologico, e, auspichiamo, il Museo della Città a Sant'Agostino, visto che l'amministrazione si è dotata degli spazi, acquisendoli. Bene anche il potenziamento delle biblioteche di quartiere creando ambiti di cultura vissuta anche in periferia. Bene naturalmente il recupero delle Scalette, percorso devozionale dei pellegrini cesenati. Ma si può fare di più.

L'obiettivo di realizzare veramente Cesena città turistica e artistica impone che la cultura non venga amministrata come un compartimento a se stante, ma venga messa in relazione con commercio e il turismo, dal centro storico ma proseguendo fino alle periferie dove vanno create maggiori sinergie. La cultura deve diventare volano dell'economia a vantaggio di tutto l'indotto.

Cesena ha potenzialità di crescita in ambito culturale non solo attorno al gioiello della Malatestiana, ma rilanciando mete di alto livello come la Rocca (servono parcheggio vicino all'ingresso nei pressi dello sferisterio e/o teleferica per la salita da viale Mazzoni), i musei, l'Abbazia, gli edifici religiosi puntando anche sul turismo devozionale e religioso. Il turismo religioso potrebbe essere potenziato in collegamento con quello artistico con un asse romagnolo del cesenate, di tutti e 15 i Comuni, unitamente a Ravenna, Forlì e Rimini. Oltre a Cattedrale e Abbazia del Monte, e al Museo d'arte diocesana, Cesena offre un sistema di chiese di alto livello artistico da San Domenico a Sant'Agostino e un complesso di edifici conventuali di tutto rispetto, nonché gioielli come le chiese di Santa Cristina e Sant'Anna che potrebbero essere valorizzati di più. E anche negli altri comuni abbiamo mete di suggestivo livello, basti pensare al reticolo delle pievi collinari.

Bisogna puntare sull'offerta culturale e artistica, incluso quella religiosa, come fattore anche economico e propulsore di sviluppo, proponendola nella sua straordinaria completezza romagnola, correlata agli altri punti di forza del nostro distretto del buon vivere di cui la cultura e l'arte sono alimentatrici.

Augusto Patrignani, presidente Confcommercio cesenate

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