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Sui fatti di Rimini, la Lega risponde ai Repubblicani

Scrivono i consiglieri comunali del gruppo della Lega

Foto d'archivio

Dopo l'intervento del Partito repubblicano, che i lettori possono leggere qui a fianco, in redazione è giunta una lettera da parte dei consiglieri comunali della Lega. Di seguito il testo.

Caro direttore, è incredibile. Dopo il fatto gravissimo di Rimini che ha visto un richiedente asilo somalo accoltellare diverse persone, tra cui due controllori che gli avevano chiesto di esibire il titolo di viaggio sull’autobus e un bambino, il Pri di Cesena auspica che i richiedenti asilo, veri o presunti, possano viaggiare gratuitamente ovunque. Secondo il Pri, il somalo non sarebbe stato in grado di procurarsi un biglietto. Non se ne comprendono i motivi. Dopo aver girovagato per mezza Europa e essersi stabilito in Italia, lo straniero non era certo senza la possibilità di procurarsi un semplice titolo di viaggio. Ma la proposta del Pri ha altri risvolti più problematici. Seguendo il ragionamento del Pri, sarebbe inutile pretendere che immigrati irregolari, homeless e altre categorie similari paghino il biglietto sui mezzi pubblici per cui dovrebbero viaggiare gratis così da evitare problemi e pericoli per la sicurezza altrui.

Di qui, due riflessioni. Da un lato, chiediamo perché non dovrebbero circolare gratuitamente anche tutte le altre persone in presunte ristrettezze economiche anche momentanee. Dall’altro lato, crediamo che andando avanti di questo passo si darebbe davvero l’immagine di un Paese dove tutto è lecito e gratuito, senza regole e controlli. Per il Pri, dunque, dovremmo arretrare dal fronte delle norme uguali per tutti e dell’ordine pubblico pur di evitare che stranieri richiedenti asilo o senza permesso di soggiorno si possano sentire liberi di minacciare o colpire cittadini sull’autobus o per la strada? Strana immagine dell’Italia sta delineando il Pri: quella di un Paese rinunciatario, incapace di rafforzare integrazione, senso civico e crescita attraverso il rispetto dei doveri oltre che alla pretesa di diritti. Non è solidarietà, né pragmatismo ciò che esprime il Pri di Cesena, ma facile retorica e indulgenza deleteria, certamente il modo più sbagliato di interpretare e di proporre una corretta e responsabile convivenza civile”.

I consiglieri comunali del Gruppo Lega

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