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Un lettore chiede: "La Chiesa cosa fa per gli ultimi?"

La Chiesa e i cristiani operano nel silenzio. Poi i bisogni sono infiniti...

Un lettore chiede: "La Chiesa cosa fa per gli ultimi?"

Caro direttore, una recente lettera di un disabile pubblicata sulla pagina di Cesena del Resto del Carlino, riprendeva la faccenda dei posti auto nei pressi della chiesa dell'Addolorata di Cesena, evidenziando il non senso aver eliminato gli stalli per disabili per lasciare uno spazio inutilizzato.

Se ricordo bene, veniva evidenziato che trattasi di un'area privata e, come tale, non a disposizione della collettività in generale e dei disabili in particolare. Se è vero che la Chiesa è universale e povera per i poveri, perché negare a delle persone svantaggiate la possibilità di parcheggiare? Fra l'altro, è una delle poche chiese in centro storico non solo accessibile, ma accessibilissima ai credenti e fedeli disabili. Anche il cortile interno potrebbe essere utilizzato se venisse spostato il rilevatore ingresso Ztl, in modo da consentirne l' ingresso compreso il transito in via Aldini.

Dopo avere evidenziato le opportunità con un approccio diverso rispetto alla scelta fatta, mi chiedo cosa sia il cristianesimo per la Chiesa locale, considerato che evidenzia la proprietà privata a discapito delle persone bisognose e più fragili. Nelle beatitudini non so se le persone fragili vanno messe fra gli afflitti o i perseguitati, considerando le barriere architettoniche presenti sul territorio in ogni luogo. Nel Vangelo sono riportati anche tanti insegnamenti nei riguardi del "prossimo". È lecito pensare che il disabile non sia il "prossimo" che ha bisogno di uno stallo....

Buon lavoro

Savoia Antonio  

Caro Marino, torni in argomento dopo che anche noi ne abbiamo parlato in diverse occasioni. Sul fabbricato sono in corso interventi di pulitura della facciata. È evidente che ci possano essere dei disagi momentanei... In ogni caso ribadisco, come mi è stato confermato e come si può ben vedere nella foto, che si tratta di una proprietà privata..

Sulla questione da te posta di cosa possa essere la fede in Gesù Cristo per la Chiesa locale che non prenderebbe in considerazione gli ultimi e il prossimo più bisognoso, potrei solo citarti i tantissimi interventi tramite la Caritas diocesana e le Caritas parrocchiali, fino al dormitorio in casa del vescovo, dove ogni giorno vengono accolte diverse persone che non hanno un letto in cui dormire. Per questo ti rimando al numero di natale del Corriere Cesenate in cui troverai una testimonianza su quanto le persone di fede portano avanti. Non per trovare giustificazione di fronte a nessuno, ma per raccontare solo un po' di quel tanto che viene realizzato, nel silenzio, ogni giorno... Poi di bisogni ce ne sono infiniti. E su questo sono d'accordo con te.

Buon Natale.

Francesco Zanotti

zanotti@corrierecesenate.it

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