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Fiammetta Borsellino incontra gli studenti e i cittadini

Mercoledì 18 gennaio al cinema teatro Moderno di Savignano 

Fiammetta Borsellino incontra gli studenti e i cittadini

Una testimonianza che arriva in un momento caldo, a poche ore dall'arresto di Matteo Messina Denaro, pezzo grosso della mafia. Domani mercoledì 18 gennaio il Cinema Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone accoglierà Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo Borsellino, per un incontro dal titolo “Lotta alle mafie e cultura alla legalità delle nuove generazioni”.

L’iniziativa, promossa dall’Istituto comprensivo “Giulio Cesare” con la collaborazione del Comune di Savignano sul Rubicone, si articolerà in due momenti distinti. Alle 9.30 l’appuntamento sarà riservato agli studenti dell’Istituto comprensivo, alle 20.30 Fiammetta Borsellino incontrerà la cittadinanza. In entrambe le occasioni sarà presente anche l’ispettore della Dia (Direzione investigativa antimafia) Pippo Giordano, che ha vissuto in prima persona la lotta alla mafia.

L’incontro con Fiammetta Borsellino e Pippo Giordano rientra nel percorso di educazione alla legalità previsto nel curricolo di Educazione Civica dell’Istituto comprensivo di Savignano sul Rubicone e punta a sensibilizzare e formare tutti gli studenti sul concetto di legalità. L’incontro con questi testimoni di eccezione costituirà un’occasione preziosa di riflessione e di confronto. L’appuntamento del 18 gennaio segue altri eventi promossi dall’Istituto comprensivo e rivolti agli studenti e alla cittadinanza che hanno visto partecipi oltre che i rappresentanti della scuola, anche enti locali e forze dell’ordine. Si ricorda l’incontro con Pippo Giordano nel maggio del 2021 con gli studenti savignanesi.

“L’educazione alla legalità, intesa come acquisizione di una coscienza civile e come promozione di una cultura del rispetto delle regole di convivenza sociale, è e deve essere, l’obiettivo primario dell’istruzione – afferma la dirigente scolastica Catia Valzania -. Il tema della legalità è assolutamente centrale per le sfide che siamo chiamati a combattere, a cominciare dalla lotta per una società più giusta e democratica, in cui tutti i cittadini sono uguali di fronte allo stesso sistema di diritti e di doveri. Ed è proprio in quest’ottica che si è mosso il nostro Istituto Comprensivo, consapevole della corresponsabilità della scuola nella promozione dell’acquisizione dei valori di cittadinanza per formare persone responsabili e con profondo senso civico. Il progetto di educazione alla cultura della legalità, sviluppatosi nel corso degli ultimi tre anni, interessa in misura diversa tutti e tre gli ordini di scuola e costituisce un’importante occasione di conoscenza, confronto e discussione intorno ai valori costituzionali della democrazia, della solidarietà e dell’uguaglianza, intesi come principi essenziali a fondamento di una società coesa ed equa.”

“I nostri ragazzi avranno la fortuna di ascoltare persone che in carne ed ossa hanno sostenuto e sostengono valori fondamentali – affermano il Vicesindaco Nicola Dellapasqua e la Vicepresidente del Consiglio Comunale Morena Campidelli -. Per fortuna nessuno di loro e nessuno di noi ha dovuto rischiare la vita per affermare la democrazia, la libertà, la solidarietà. Questo è accaduto invece ai nostri nonni, accade a molti – anche giovani - ancora oggi in altre parti del mondo. Ringrazio la scuola, e in particolare la Direzione didattica e la docente Teresa Casalaspro, referente per il Consiglio Comunale dei Ragazzi e per l’Educazione Civica, per questa iniziativa importantissima. I ragazzi hanno bisogno di esempi alti, di ideali ai quali ispirarsi per costruire i loro progetti e il mondo del futuro, migliore di quello di oggi”.

Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo Borsellino, vittima della mafia, laureata in giurisprudenza, è da tempo impegnata a testimoniare nelle scuole ai giovani il valore della Legalità, per portare loro l’esempio di suo padre, convinta che la cultura sia il mezzo per sconfiggere le mafie.

Pippo Giordano, palermitano, ex Ispettore della Polizia di Stato, ha operato in prima linea nella lotta contro la mafia nei momenti più duri e sanguinosi della storia recente del nostro Paese, con incarichi nella Direzione investigativa antimafia (Dia) e al fianco dei giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Ninni Cassarà e Beppe Montana, tutti vittime della mafia. Diventato Ambasciatore di legalità in Francia per conto del nostro Paese oggi l’ispettore Giordano racconta la sua esperienza da ultimo superstite parlando ai più giovani, nelle scuole, in Italia e all’estero.

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