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Grande successo per le donne fatali nel Medioevo e nel Rinascimento

Sabato 8 ottobre l'evento si è svolto a Sogliano al Rubicone e in diretta streaming

Grande successo per le donne fatali nel Medioevo e nel Rinascimento

Sabato 8 ottobre, a Sogliano al Rubicone si è svolto il primo evento del progetto "Donne fatali tra Medioevo e Rinascimento" cui hanno preso parte tre sindaci donna: la padrona di casa Tania Bocchini, Stefania Sabba di Verucchio e Sara Bartolini di Roncofreddo, che hanno dato il loro sostegno all'autore del progetto di Andrea Antonioli, sottolineando quanto sia importante per le istituzioni uscire dai propri ambiti territoriali e mettersi in rete per sostenere tematiche cruciali tanto care al genere femminile.

L'iniziativa scaturisce dal progetto “Anita Fidelis” del centro studi Olim Flaminia di Cesena, presieduto da Andrea Antonioli.

Erano presenti per l'occasione anche numerosi altri amministratori e autorità: oltre alle tre prime cittadine Bocchini, Sabba e Bartolini, ha partecipato la funzionaria della Repubblica di San Marino Maria Cristina Conti, il sindaco di Poggio Torriana Ronny Raggini, i vicesindaci Massimo Falciani di Dovadola e Daniela Dellachiesa di Roncofreddo, l'assessore alla Cultura Delia Forte di Argenta, il presidente di Wikipoesia Renato Ongania, il presidente di Sogliano Ambiente Odo Rocchi, Liviana Ballardini per la Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna, Alessandro Nori per RomagnaBanca, le rappresentanti del Centro nazionale femminile italiano di Ravenna e tanti altri.

Ospiti di questo primo appuntamento sono stati la studiosa Elisabetta Landi, la poetessa Maria Gabriella Conti con la poesia “Donna” e le Quam Pulchram Es di Macerata che hanno allietato la platea con canti e balli rinascimentali. Il tutto si è svolto in una atmosfera tutta al femminile, evocando tante figure di donna italiane ed europee emancipate, carismatiche e virtuose, un focus sul loro pensiero, le loro idee e i loro obiettivi, ma anche su aspetti umbratili, attraverso due corposi volumi, puntuali interventi e un video storytelling prodotto da Andrea Antonioli e dal poeta, videopoeta e videomaker Stefano Caranti, che ha anche coordinato la diretta streaming assieme al regista Giancarlo Giambra da Liegi (Belgio), con riprese di Graziano Bianchin e l'assistenza di Giampaolo Grilli, Alessandro Ricci e Mara Bertozzi.

I sindaci Bocchini, Sabba e Bartolini hanno sottolineato quanto siano importanti i temi portati avanti dal Centro Studi Olim Flaminia, per il merito di tenere alta l'attenzione sul ruolo delle donne, partendo da quello che ci racconta la storia, ossia dalle difficoltà delle donne di due epoche cruciali, in quel loro percorso che introduce alle problematiche attuali, spesso drammatiche. Le prime cittadine hanno messo in evidenza la necessità di organizzare eventi come questo, condividere i motivi e l'importanza di un progetto che va avanti da molti anni ed è cresciuto esponenzialmente grazie alla condivisione di tanti Comuni e Istituzioni che aderiscono sempre più numerosi da varie parti del mondo, invitando la stessa politica a uscire dai propri territori, dai propri confini, per lavorare insieme e sostenere progetti come questo che, partito dalla nostra Romagna, è diventato planetario. È stato rimarcato come occorra valorizzare questi temi cruciali e che occorre scardinare certi freni mentali per veicolare le nostre generazioni e soprattutto quelle più giovani, andando al di là della semplice nomenclatura, per lasciare un messaggio positivo di crescita e di civiltà.

Nel corso dell'evento sono stati eseguiti collegamenti con alcune parti del mondo. Dagli Stati Uniti d'America sono intervenuti il presidente del Museo Garibaldi-Meucci, Carl Joseph Ciaccio e la presidente dell'”Anita Fidelis” Usa project” Lisa Serafini che hanno confermato la piantumazione della rosa il prossimo 12 novembre, mentre dal Brasile, il presidente di CulturAnita Adilcio Cadorin ha illustrato la celebre Tomada, festa della Repubblica” cui hanno partecipato migliaia di persone in tutto il Brasile, che ha visto il Progetto “Anita Fidelis” e il Centro studi cesenate fra i promotori.

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