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Teatro

I burattini e le marionette popolano la Valle del Rubicone

Dall'11 al 13 ottobre Gambettola, Gatteo e Longiano accolgono la 44esima edizione del Festival internazionale dei burattini e delle figure "Arrivano dal mare"

Nella fotografia da sinistra il sindaco Letizia Bisacchi, l'assessore Attilio Maroni, Roberta Colombo e l'assessore Serena Zavalloni

Una tavola rotonda con i burattinai emergenti, un censimento delle compagnie, presentazioni di libri e progetti e naturalmente spettacoli. Perché il teatro di figura è vivo, tanto vivo da essere capace di popolare le strade, le sale e i teatri dei festival come quello che dall’11 al 13 ottobre si sparpaglierà nelle terre del Rubicone, tra Gambettola, comune capofila, Gatteo e Longiano.

Venti appuntamenti in tre giorni che compongono il Festival internazionale dei burattini e delle figure “Arrivano dal mare”, giunto alla 44esima edizione da un fermento che nasce lontano, perché il teatro di figura è un’arte della tradizione che però, mai come in Romagna e in Italia, parla anche al contemporaneo.

Così Roberta Colombo, del Teatro del Drago che cura la direzione artistica dell'evento, presentato stamane al teatro di Gambettola alla presenza sindaco Letizia Bisacchi, all’assessore alla Cultura Serena Zavalloni e all’assessore alla Cultura di Longiano Attilio Maroni.

In questa sezione autunnale, il Festival parla soprattutto alle giovani generazioni, affiancate da compagnie e artisti che hanno fatto grande il teatro di figura in Italia e nel mondo. Tra queste  Ines Pasic che sabato 12 ottobre al comunale di Gambettola presenterà la sua ultima produzione “Dal Blu”, l’Accademia della Sgadizza capitanata dal maestro Romano Danielli, in scena sempre a Gambettola domenica 13 ottobre con Un matrimonio da matti, con ben sei burattinai della tradizione bolognese, Walter Broggini  e Giorgio Gabrielli. Vere e proprie sorprese comel’incanto della narrazione di Giorgio Gabrielli che a Longiano presenta Tra fossi e boschi (venerdì 11 ottobre in matinèe ) e, sempre a Longiano,  l’arte del grande maestro del teatro di figura italiano che è  Walter Broggini ( Sirena d’oro nel 2016)  con Pirù demoni e denaro (venerdì 11 ottobre, alle 17, in piazzetta Tre Martiri).  A Gatteo alla biblioteca Ceccarelli sabato 12 ottobre alle 17,30 i toscani  Pupi di Stac, che annoverano tra i fondatori il grande Paolo Poli,  porteranno in scena Stenterello nell’isola dei pirati. Domenica 13 ottobre a Gambettola largo ai giovani Mattia Zecchi e Valerio Saccà, in Fagiolino e Meneghino.

“In Italia – ha detto Colombo presentando il programma -  il teatro delle marionette registra la presenza delle maschere della Commedia dell’arte, come Arlecchino o Pulcinella, che risalgono al 1500, ma anche quella delle figure popolari, Sganapino e Fagiolino, che risalgono al 1800. Questo non succede in nessun altro paese dell’occidente e non è un fattore scontato. Tanto che uno dei nostri veterani, come Walter Boggini, ha introdotto il personaggio di Pirù Pirù, che i bambini riconoscono. Pirù Pirù è diventato di tradizione, pur essendo contemporaneo. Anche oggi si possono creare personaggi che si inseriscono nella tradizione e diventano essi stessi tradizione”.

A proposito di contemporaneo, da segnalare la tavola rotonda dal titolo “ Fare teatro di figura oggi. Sogni, necessità, esigenze”, rivolta non solo agli addetti ai lavori, ma anche a chi ama questo linguaggio e desidera conoscerne meglio i meccanismi e gli autori. Una seduta aperta alle domande e alle questioni delle giovani compagnie che in questi ultimi 10-15 anni si sono affacciate alla scena, per aprire un dialogo intergenerazionale e presentare un censimento delle giovani compagnie.

Tra queste All’incirco con Dante 3021, progetto vincitore del bando giovani artisti per Dante del Ravenna Festival 2019; la giovane autrice Mariasole Brusa che presenterà alla Biblioteca Ceccarelli di Gatteo il suo libro Turchina, la strega, il progetto di formazione Le arti crescono per i bambini più piccoli, Animateria, corso di formazione per operatore esperto nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura (co-finanziata dal Fondo sociale europeo e dalla Regione Emilia-Romagna. Infine il progetto Cantiere, un percorso di accompagnamento alla produzione per giovani artisti e compagnie di teatro di figura promosso dal Festival Incanti di Torino e supportato da una rete nazionale dei più importanti Festival di figura in Italia, tra cui il Festival Arrivano dal Mare! che proprio a Gambettola avrà l’onore di ospitare lo spettacolo vincitore del 2019 (ancora non decretato) e all’interno della stessa serata (venerdì 11 ottobre) lo spettacolo Odisea del Cuerpo, risultato di un laboratorio tenuto all’interno del Progetto incanti produce 2019, quest’anno diretto e condotto da Ines Pasic.

 Il Dopo festival prende vita venerdì 11 e sabato 12 ottobre all’ex Macello di Gambettola dalle 22 con  GeneraFesta! , un momento conviviale tra artisti e pubblico in collaborazione con l’associazione Treessessanta.

Soddisfatta il sindaco Letizia Bisacchi: “Non vediamo l’ora che inizi il festival di cui siamo molto orgogliosi. Ci piace che Gambettola sia presente insieme a Longiano e Gatteo, una proposta territoriale che collega le generazioni e che ha alle spalle 44 anni di storia”.

“Il teatro del Drago per Gambettola è un fiore all’occhiello – ha detto l’assessore alla Cultura Serena Zavalloni – nel cuore di quella che potremmo definire la Cinecittà romagnola, il paese che ha dato le origini a Federico Fellini, il paese del cinema e delle arti nel senso più ampio del termine”.

“La proposta che abbiamo voluto fare per Longiano – ha sottolineato l’assessore Attilio Maroni – riguarda anche e soprattutto i bambini delle scuole dell’infanzia, che possono assaporare qualcosa che per le nostre generazioni era unica se non rara. Un’offerta che raggiungerà anche i bambini di Budrio e Ospedaletto tramite un servizio di navetta, per consentire davvero a tutti di fruirne”.

Il teatro di figura è più vivo che mai.

Nella fotografia, Compagnia All'Incirco in "Dante 3021"

all'ncirrco dante
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