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Il sindaco Graziano ha illustrato il bilancio di previsione 2023 ai quartieri

Ieri sera l'incontro nella sala San Girolamo

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Ieri sera, lunedì 12 dicembre, nella sala San Girolamo, il sindaco Mauro Graziano ha presentato il bilancio di previsione 2023 ai rappresentanti dei quartieri. “Il ragioniere del Comune - ha spiegato il primo cittadino - ha chiesto ai responsabili di settore quali sono le spese necessarie per affrontare la prossima annualità e ha cercato di darvi copertura. Ci siamo trovati con un aumento generalizzato dei costi di circa 620mila euro rispetto al 2022. L’aumento di spesa deriva dalle maggiori utenze previste e da due rinnovi di gare di appalto: per le mense e per il sostegno scolastico. Le ipotesi per coprire questi maggiori costi potevano essere diverse. Abbiamo scelto di non aumentare le rette, ma di utilizzare la leva dell’Imu”.

Nel complesso, l’esercizio si attesta sugli 11.427.061,72 euro rispetto ai 9.741.524,66 del 2022. La spesa corrente è di 6.370.110,72 euro, mentre sono previsti 1.272.800 euro per gli investimenti. Il grosso del bilancio va a finanziare il funzionamento della macchina comunale. I lavori pubblici previsti nel 2023 sono l’ampliamento dell’asilo nido di Budrio e, sempre a Budrio, la realizzazione di un nuovo campetto, per il quale si confida nell’ottenimento di fondi Pnrr. Rimandati al 2024 i lavori di adeguamento sismico delle scuole del capoluogo e al 2025 quelli di manutenzione straordinaria del Municipio.

Le entrate di natura tributaria sono 4.624.184 euro. Di queste, le voci principali riguardano l’Imu, cha passa a 2.350.000 euro rispetto ai 2.130.000 messi a bilancio nel 2022, l’Irpef (500.000 euro) e la Tari (1.167.184 euro).

Un bilancio di previsione che fa registrare forti critiche da parte della minoranza. “In un momento di grande difficoltà per famiglie e imprese - dice il capogruppo di Siamo Longiano Matteo Venturi - la Giunta comunale ha scelto la via più semplice per fare cassa: se servono soldi per far quadrare i conti, si aumentano le tasse.

Nel bilancio di previsione 2023 è previsto un aumento delle entrate tributarie di quasi 400mila euro rispetto al 2022. In particolare arriveranno 300mila euro in più dall’Imu. Sarà applicata l’aliquota massima in riferimento a ogni categoria, a eccezione dei terreni agricoli, che vedono un aumento più contenuto, passando dallo 0,76 allo 0,86 per cento. Passano invece all’1,06 per cento, per esempio, negozi, capannoni industriali, seconde case e aree fabbricabili.

In mezzo all’atmosfera ovattata di luci e casette, i longianesi devono sapere che troveranno sotto l’albero più tasse per il 2023. Annunciamo fin da ora, per quello che può contare, il nostro voto contrario a questo aumento indiscriminato delle imposte, che va a pesare soprattutto su famiglie e attività commerciali, già in affanno per pandemia e caro bollette”.

La maggioranza, da parte sua, fa notare che “in questo particolare momento di difficoltà sarebbero graditi suggerimenti e collaborazione per il bene del paese, non sterili polemiche”.

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