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Longiano. Il commento di Matteo Venturi alla nuova giunta targata Graziano

Sono due gli assessori esterni

Longiano. Il commento di Matteo Venturi alla nuova giunta targata Graziano

Ieri sera, 23 giugno, si è riunito a Longiano il nuovo Consiglio comunale. Dopo la convalida degli eletti e il giuramento del sindaco Mauro Graziano, si sono costituiti i gruppi consiliari. Capogruppo di maggioranza (Insieme disegniamo Longiano) è Marco Cappelli. Capogruppo di minoranza (Siamo Longiano) è Matteo Venturi. Con quest’ultimo ci sono Lorenzo Spada, Gianfranco Gori e Patrizia Ronchi.

 

Il consigliere di minoranza Lorenzo Spada, in un breve intervento, come riportato nel comunicato inviato alla stampa dalla lista "Siamo Longiano", ha rimarcato “la responsabilità di realizzare il bene di Longiano, ognuno con il proprio impegno, mettendosi al servizio dell’intera popolazione. Un impegno civico e un servizio che, così come insegnatomi da un consigliere di lunga data a Longiano, mio padre Terzo Spada, non ha colore politico, ma ha al centro ogni persona, famiglia e ogni luogo del Comune”.

 

Venturi, nel suo primo discorso da capogruppo di minoranza, ha proposto una riflessione sulla democrazia. “Il principio di maggioranza - ha detto - rimane la regola aurea per dirimere democraticamente le contrapposizioni politiche, ma il sistema democratico - come tanti studiosi hanno rilevato nel corso dei secoli - non è perfetto. Lo abbiamo riscontrato, nel nostro piccolo, a seguito della tornata elettorale del 12 giugno scorso. La maggioranza uscita dalle urne è in realtà una minoranza, in quanto espressione di un quarto degli aventi diritto al voto”.

 

Venturi si è detto consapevole che “le regole e i ruoli della democrazia impongono al gruppo Insieme disegniamo Longiano di sostenere la nuova Amministrazione comunale e a noi di Siamo Longiano di fare opposizione. La nostra sarà un’opposizione propositiva, ma molto attenta. Lorenzo Spada, Gianfranco Gori, Patrizia Ronchi e io saremo i cani da guardia della democrazia longianese. Non saremo cani da salotto”.

 

Venturi, a nome del gruppo, ha promesso che “utilizzeremo nel migliore dei modi il tempo che avremo a disposizione come consiglieri di minoranza, per farci conoscere, per vivere il territorio e per prendere maggior confidenza con la macchina comunale, osservando da vicino chi, con più esperienza di noi, la guida da decenni. A Mauro Graziano va il nostro più sincero augurio di buon lavoro. I soli 1.340 voti che gli consentono di amministrare il Comune, assieme all’altissima astensione, sono il sintomo di un malcontento diffuso. Auspichiamo pertanto che il primo cittadino sia nei fatti il sindaco di tutti, senza per questo mettere in discussione il principio di maggioranza.

Il sociologo Jurgen Habermas rifletteva sul fatto che la decisione presa col consenso della maggioranza indica soltanto una cesura in una discussione che continua sullo sfondo regolativo della verità. Vincitori e vinti sanno che, al di là dei rispettivi ruoli, c’è una sorta di “supplemento d’anima” di cui tutti dovrebbero farsi carico. Questo implica il rifiuto di identificare nel consenso numerico il criterio del vero e del giusto ma il sapersi affidare, nelle decisioni politiche, ai voti della maggioranza, con la consapevolezza che - parafrasando un verso di Samuel Beckett - una verità incapace di sopportare che la si contraddica è una verità di una specie non sufficientemente robusta”.

 

Durante l’assise, Graziano ha comunicato ufficialmente la Giunta. Ne fanno parte gli “interni” Sara Mosconi (vicesindaco con deleghe urbanistiche) e Lorenzo Campana (alla Sicurezza e all’Ambiente) e gli “esterni” Elisa Giannini (ex capogruppo di minoranza con deleghe al Sociale) e Sonia Bettucci (alla Cultura e al Turismo). Venturi ha affidato ai social il suo commento: “‘Amministratori non ci si improvvisa’ e ‘per governare servono le competenze’ sono stati i mantra dell’attuale maggioranza durante la campagna elettorale, puntando il dito sulla nostra presunta inesperienza. Competenze che, evidentemente, non sono state trovate dal sindaco all’interno della sua squadra, visto l’affidarsi a ben due assessori esterni. Una di questi è così esterna che, per cinque anni, è stata capogruppo della minoranza seppur abbia fatto, dieci giorni prima delle elezioni, endorsement per il candidato del Pd. Per correttezza nei confronti degli elettori, ritengo che gli assessori esterni (cioè quelli fuori squadra) debbano essere svelati prima delle elezioni, come noi con Gianluca Vincenzi”. Venturi ha poi espresso “stima” per il nuovo assessore alla Cultura e al Turismo, “certo che saprà muoversi meglio di chi l’ha preceduta”.

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