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raccolta differenziata

Rifiuti, a Borghi la Tcp resta sperimentale fino al 31 dicembre

Per ora i gli utenti non pagheranno i rifiuti indifferenziati eccedenti il numero minimo già compreso nella bolletta

Rifiuti, a Borghi la Tcp resta sperimentale fino al 31 dicembre

La Tariffa corrispettiva puntuale (Tcp) sui rifiuti, in vigore sul territorio comunale di Borghi dal 1° gennaio 2023, continuerà ad essere sperimentale fino alla fine dell’anno (31 dicembre 2023), quindi gli utenti (famiglie e imprese) non pagheranno gli eventuali svuotamenti dei rifiuti indifferenziati eccedenti il numero minimo già compreso nella bolletta.

I rifiuti indifferenziati continueranno ad essere misurati e ai cittadini viene richiesto di continuare a separare correttamente i propri rifiuti e di esporre i contenitori del rifiuto indifferenziato solo quando sono pieni, così da garantire una sempre migliore differenziazione dei rifiuti. 

“Abbiamo comunicato ad Hera l’opportunità di proseguire fino al 31 dicembre con l’attuale sistema sperimentale della Tariffa corrispettiva puntuale, che non addebita agli utenti i conferimenti di rifiuti indifferenziati che superino il numero minimo assegnato– precisa il sindaco Silverio Zabberoni – per far fronte in particolare alla situazione emergenziale a seguito dell’alluvione”. 

Questo ulteriore periodo di sperimentazione consentirà agli utenti di familiarizzare con la nuova Tariffa corrispettiva puntuale (Tco), che prevede tariffe-base inferiori rispetto alla vecchia tassa Tari, ma, dal 2024, con possibili costi aggiuntivi per chi produce e conferisce rifiuti indifferenziati in eccesso, secondo il principio “chi più inquina, più paga”. Si tratta di una tariffa più equa e proporzionata dell’attuale Tari, e di una misura orientata a una maggiore equità, che responsabilizza i cittadini e permette di raggiungere risultati ambientali significativi in termini di raccolta differenziata e di riduzione dei rifiuti. L’importo da pagare infatti sarà calcolato non più solo in base alla superficie dell’immobile, alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche) e al numero di componenti della famiglia (per le utenze domestiche), ma terrà conto anche della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dalla singola utenza.

 

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