Una rosa per Anita Garibaldi

A un anno dalla messa a dimora della prima rosa, a Mandriole di Ravenna, luogo in cui è avvenuta la morte dell’eroina il 4 agosto 1849, il progetto “Una rosa per Anita” entra nella fase più interessante. Gli eventi, organizzati dal museo-biblioteca Renzi di San Giovanni in Galilea in collaborazione con l'Istituto tecnico agrario "Garibaldi-Da Vinci" di Cesena sono stati resi noti oggi alla stampa.

Con il contributo dei Comuni di Borghi e Sogliano al Rubicone, la sera del 28 luglio a Sogliano e la mattina del 29 luglio a San Giovanni in Galilea (Borghi), si svolgeranno due momenti a cui prenderà parte una delegazione proveniente dal Brasile composta dal sindaco di Laguna Mauro Vargas Candemil, dal segretario al turismo Evandro Flora, dal presidente di “CulturAnita” Adilcio Cadorin e le “Guardiane di Anita”, ossia dieci belle ragazze brasiliane dirette da Ivete Scopel, che si esibiranno in canti e recitazioni.

Nell'occasione verrà proiettata la videoposia dal titolo “Anita è il tuo nome” di Maria Gabriella Conti, con la regia di Stefano Caranti, mentre l'attrice Lelia Serra si esibirà in una lettura scenica dal titolo “Le devote di Garibaldi” accompagnata da Stefano Delvecchio all'organetto diatonico.

Le due giornate fanno seguito all'interessamento espresso dalle massime autorità di Santa Catarina, il più ricco Stato brasiliano con sette milioni di abitanti, dove Anita Garibaldi è nata ed è molto amata, per il progetto della rosa ideato da Andrea Antonioli, direttore del museo Renzi. Nei giorni seguenti lo staff del museo Renzi accompagnerà la delegazione brasiliana lungo un itinerario che toccherà alcuni luoghi della "Trafila garibaldina". Con la delegazione ci saranno varie associazioni garibaldine e mazziniane locali. Il 29 luglio il gruppo sarà a San Marino, il 4 agosto a Mandriole di Ravenna e il 5 agosto al “Garibaldi day” di Cesenatico.

Dal 2019 la rosa “Anita Garibaldi” verrà messa a dimora con relativa targa al Gianicolo di Roma, luogo di sepoltura dell'eroina, e nei parchi e nei giardini dei Comuni d’Italia e di altri Paesi del mondo che ne faranno richiesta.