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Calcio maschile serie C

Dopo un solo anno Franco saluta il Cesena calcio

L’avventura di Domenico Franco è finita dopo appena una stagione al Cesena. 22 le sue presenze in campionato, corredate da 2 reti

stadio manuzzi - foto Mariggiò

L’avventura di Domenico Franco è finita dopo appena una stagione al Cesena. 22 presenze in campionato corredate da 2 reti, rispettivamente siglate nelle gare contro Fermana e Arzignano. A questo bottino si aggiungono 3 apparizioni maturate in Coppa Italia di categoria e 1 rete messa a segno nel derby di Ravenna.

Dopo la salvezza anticipata a causa della fine prematura della Serie C per via del Coronavirus, una delle pedine dalle quali ripartire sarebbe stata proprio quella del centrocampista. Invece venerdì pomeriggio è stato siglato il divorzio, una rescissione consensuale tra le parti, avvenuto tramite il procuratore del classe 1986, Giovanni Tateo.

Qual è il motivo dell’addio?

“Sicuramente volevo avvicinarmi a casa e non è stato solo un aspetto economico, anche se avevo offerte più importanti. A Castrovillari, gestisco con mio padre la scuola calcio ‘Asd Domenico Franco’ con un centinaio di bambini iscritti. La scelta di lasciare Cesena è stata dettata soprattutto da questo fatto. Mio padre ha bisogno di aiuto, essendo più vicino a casa potrò dedicarmi ai ragazzi. Siamo molto legati.

In stagione si sono avvicendati due allenatori. Il primo è stato Francesco Modesto.

“Sono stato bene con lui a Rende e anche a Cesena. Come allenatore mi ha dato tanto, mi dispiace che la gente non mi abbia giudicato come giocatore ma solo per ‘colui che è stato portato da Modesto’. Non mi sono sentito apprezzato”. 

Una situazione ambientale quindi difficile.

“Tutto ciò mi ha spinto a scegliere altre soluzioni, e voglio dire che Cesena me la sono guadagnata sul campo. la gente mi ha criticato ingiustamente, in tante partite sono stato massacrato e il feeling non è mai nato ma non per colpa mia. La gente pensava che fossi legato a Modesto, mi piace il suo modo di giocare ma nulla di più. Capisco che ci siano tante persone, lo accetto e ne ho tratto delle conclusioni. Ho lasciato tanti amici in città”.

Il tuo rapporto con Viali?

“E’ un allenatore con le idee totalmente diverse da Modesto. Siamo stati poco insieme e non posso dire nulla di male sul suo conto. Con me si è sempre comportato bene, ci siamo salutati oggi. Gli auguro di fare bene a Cesena perché ha tanta voglia di emergere”.

Il momento più bello stagionale?

“I gol segnati con l’Arzignano e ancora prima contro la Fermana sono stati importanti. Li ricordo con piacere. Come squadra avremmo potuto fare di più”.

Un voto alla stagione personale?

“Non mi piace dare voti. Dopo ogni partita guardo sempre le gare e mi analizzo. So dove dover migliore e anche nella gara contro il Vicenza, dopo aver cercato il fallo a centrocampo e aver subito gol, non capisco dove possa aver sbagliato. Quello che mi ha fatto male, e non dimentico, sono i fischi ricevuto nel resto della partita quando toccavo palla. Io ho sempre seguito le indicazioni dell’allenatore e non ho mai mancato di rispetto a nessuno, la gamba l’ho sempre messa, ho sudato e lottato. Poi si può piacere o no. Sono stato uno dei calciatori che in stagione ha giocato di più e sono andato a segno diverse volte. Il bilancio secondo me è positivo, non mi dò un voto ma avremmo potuto fare di più a livello di squadra perché mancavano ancora tante partite”.

Cosa vuoi dire ai tifosi?

“Sono encomiabili e la curva è straordinaria, non posso dire nient’altro a persone che amano così il Cesena. Essendoci però tante teste, sono convinto che circolava una voce sul mio conto e si parlava solo di quella. Lascio una grande piazza, ci sono poche tifoserie che amano così la propria squadra. Auguro il meglio perché Cesena se lo merita. Io non ce l’ho con nessuno, capisco che anche le critiche facciano parte del mestiere”.

In società con chi avevi legato di più?

“Incomincio da Marco Valentini, non c’entra nulla con questa categoria. Saluto anche tutti i fisioterapisti, i magazzinieri e i collaboratori. Porterò un bel ricordo di Martini, Pelliccioni e Lelli, quando mi hanno preso di mira mi sono stati vicini. Ringrazio tutti”.

La prossima destinazione è ormai decisa: Virtus Francavilla.

“Ancora non ho firmato, ma è una società che fa al caso mio: seria, ambiziosa e conosco già l’allenatore e il direttore sportivo. Ci ho giocato contro diverse volte e mi ha sempre impressionato per l’organizzazione. Questo mix di aspetti hanno influito sulla mia scelta. Ci sono state altre squadre che mi hanno cercato ma la più concreta è stata questa qui”. 

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