Giorgio Lugaresi scrive alla stampa: "Mi pento di aver dichiarato che è stato un errore rientrare nel Cesena"

Quella del Cesena Calcio sembra essere una storia senza fine. Dopo queste calde settimane di attesa e trepidazione, oggi il presidente Giorgio Lugaresi ha deciso di rivolgersi direttamente, e senza filtri, ai canali ufficiali dell'informazione, i giornalisti. Con una lettera inviata alle redazioni il patron del club bianconero racconta il suo amore per il calcio, per il Cesena, non trascurando la lunga storia della squadra.

"Queste poche righe sono rivolte ai numerosi giornalisti che in tutti questi anni, hanno scritto della mia Squadra del cuore: il Cesena! “Esco di scena”, ma la scena mi verrà a cercare perché dopo un fallimento di un’Azienda così conosciuta, ci saranno inevitabilmente strascichi. Il Cesena ha fatto parte della mia vita sia che lo volessi o che non lo volessi. Grazie a lui ho stretto relazioni con personaggi importanti e con alcuni sono nate amicizie profonde. L’amicizia per come la intendo io è un sentimento così forte e intimo che non va disturbato con richieste economiche d’aiuto e anche in questo caso non mi sono permesso di farlo. Semmai qualche amico mi è venuto in soccorso e io questo me lo terrò dentro al cuore. Il Cesena - rammenta Lugaresi - nato nel 1940 morirà il 9 agosto quando il Tribunale di Forlì ne decreterà il fallimento. Con lui però - ammonisce - non potrà sparire la sua storia e i nostri ricordi. Molto spesso trovo persone che mi salutano e mi abbracciano con affetto come si fa con gli amici che perdono un parente o un amico caro. Tutti sentono questa tristezza e per solidarietà me la manifestano quotidianamente. Ho ricevuto centinaia di messaggi incredibilmente carichi d’amore.

E per queste persone, mi pento di aver dichiarato che è stato un errore rientrare nel Cesena a fine 2012 per non farlo sparire. Abbiamo vissuto sei anni complicatissimi dove ho commesso tanti errori e ne ho fatto commettere tanti anche ai miei più preziosi collaboratori, perché pensavo che saremmo riusciti ad uscire dalle sabbie mobili che invece ci hanno inghiottito".

Poi, la conclusione amara: "Il Cesena non c’è più e di questo Cesena non ne potrete più scrivere e me ne dolgo anche per il vostro mestiere così prezioso. Talvolta mi è successo che quando sono usciti di scena certi personaggi dello Sport, con loro se ne è andato anche il mio interesse per le loro discipline: Pantani per il ciclismo; Tomba per lo sci; D’Inzeo per l’equitazione; Messner per l’alpinismo... Chissà se non guarderò o non leggerò più di Calcio. La ferita è troppo fresca per poterlo dire. Vi volevo ringraziare tutti, anche quelli che non ho amato di voi, ma mi rendo conto di quanto possa essere difficile il vostro mestiere. Vorrei che trasmetteste questo mio saluto a tutti i vostri colleghi".