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Moviola in campo

Italo Cucci ieri sera al Panathlon club di Cesena: "La Var è una bugia". Lorenzo Minotti: "La tecnologia aiuta a vivere meglio, anche nel calcio"

Serata delle grandi occasioni per il Panathlon club di Cesena presieduto da Dionigio Dionigi. Ospite d'onore il notissimo giornalista sportivo Italo Cucci che durante la serata è diventato anche socio del sodalizio cesenate.

Italo Cucci al centro. Alla sua sinistra il presidente del Panathlon club di Cesena, Dionigio Dionigi. Alla sua destra Lorenzo Minotti, ex calciatore del Parma e della Nazionale, ora commentatore Sky. Foto Mauro Armuzzi

Serata delle grandi occasioni per il Panathlon club di Cesena presieduto da Dionigio Dionigi. Ospite d'onore il notissimo giornalista sportivo Italo Cucci che durante la serata è diventato anche socio del sodalizio cesenate.

Al centro della conviviale, che si è tenuta nei locali del ristorante "Cerina" a San Vittore di Cesena, il nuovo sistema Var, video assistant referee, la cosiddetta moviola in campo, introdotto quest'anno in serie A. Totalmente contrario si è dichiarato Cucci, giornalista dal 1958, e oggi tra i più ascoltati commentatori di calcio. Cucci tiene anche una rubrica fissa su Avvenire, "La barba al palo", che porta avanti da molti anni e nella quale, ha detto, "sono lasciato molto libero di scrivere quello che voglio". 

"Anche con la Var, io la chiamo al femminile - ha aggiunto Cucci - le grandi squadre continuano a spadroneggiare. La Var è una bugia. Ad oggi saremmo già a 19 errori dovuti alla Var, che non hanno toccato le grandi squadre. Tutto è finito "in vacca", come quando si dice che il Campionato si vince con il fatturato. Ci stanno distruggendo quello che ci piaceva di più, come vedo anche fare dai nostri giornalisti giovani, dai quali non traspare più l'umanesimo. Le macchinette vanno in soccorso degli analfabeti".

Invece, ha aggiunto Cucci, "il bello del calcio è quello di essere folle e fantasioso. Perché il calcio è democratico, fa diventare campioni anche quelli che vengono dagli strati più bassi della popolazione. Con la Var, invece, che è una macchina, ci affidiamo a uno strumento controllato da controllori. Ma chi controlla i controllori?".

"Ricordo che Aldo Biscardi - ha proseguito Cucci - per 27 anni ha chiesto la moviola in campo e questa è approvata proprio nel momento in cui è deceduto".

E poi l'affondo finale: "Gli italiani non saranno più 60 milioni di commissari tecnici della Nazionale, ma 60 milioni di arbitri falliti. Con la Var ci hanno tolto la discussione, la passione. Il calcio avvicina tutto il mondo. Per quel che mi riguarda, gli amici veri che ho sono i nemici che ho coltivato nel calcio".

Di tutt'altro avviso Lorenzo Minotti (nella foto sotto di Mauro Armuzzi, accanto a Cucci), ex bandiera del Parma, ora commentatore per Sky. "Il mondo era meglio senza la tecnologia? Lo stesso ragionamento vale per il calcio. Siamo stati, in Italia, i primi al mondo a usare il Var. Siamo ancora in una fase sperimentale. I primi risultati, comunque, sono molto buoni. Ad oggi sarebbero solo 7 gli errori gravi commessi e 60 quelli evitati. E gli errori sono degli arbitri. Sono tanti punti assegnati giustamente. Penso sia positiva questa nuova realtà. Molto positiva. Parlo spesso con arbitri e i loro assistenti. Sono tutti molto contenti del Var. Si fanno meno errori. Si lavora con meno stress. Il calcio di oggi è molto più veloce anche solo rispetto a dieci anni fa. Difficilissimo seguire bene ogni minima azione. La tecnologia può aiutare tanto. Ben venga, quindi".

minotti e cucci
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