A Bagno di Romagna saldo demografico negativo (-17)

Al termine del 2021 la popolazione residente nel Comune di Bagno di Romagna si è attestata a 5.634 cittadini e 2.556 famiglie.

Lo fa sapere con una nota, il sindaco Marco Baccini. 

"Entrando nei dati, nel corso del 2021 si sono registrate 34 nuove nascite, di cui 10 maschi e 14 femmine, e 82 decessi, di cui 32 maschi e 50 femmine, con un saldo naturale negativo della popolazione di - 48 cittadini. 100 sono stati i cittadini emigrati, di cui 85 verso altri Comuni e 15 all’estero e 131 sono stati i cittadini immigrati, di cui 111 da altri Comuni e 20 dall’estero, con un saldo positivo per movimento migratorio di (+) 31 cittadini.

Secondo i dati, il saldo finale complessivo del 2021 è negativo di (-) 17 cittadini.  È invece aumentato di 5 nuclei familiari il saldo finale delle famiglie che passa da 2.551 a 2.556. Anche nel 2021 continua il trend negativo della popolazione residente, commenta il sindaco "seppur in modo più marginale rispetto agli anni passati, ma secondo un fenomeno progressivo che sta “erodendo” ogni anno il numero dei cittadini, con maggior riferimento al saldo naturale, che “sconta” uno storico di poche nascite rispetto invece ai numerosi decessi".

"Purtroppo, prosegue il sindaco Baccini - è un andamento che si inserisce nella crisi demografica dell’Italia, che nell’ultimo decennio – secondo gli ultimi dati – sta registrando uno squilibrio sempre più crescente tra i giovani (0-19 anni), che sono poco più di 10 milioni, e gli anziani (over 60) che sono quasi 18 milioni, ciò a cui è connesso un bassissimo tasso di natalità rispetto alle morti in un cotesto nazionale in cui la popolazione anziana è in aumento rispetto alle fasce giovani della popolazione".

"Una situazione nazionale - analizza il sindaco - che diventerà ancor più difficile nei prossimi 20 anni, in cui – sempre secondo le ultime stime – la popolazione in età da lavoro calerà di 6,8 milioni, mentre la popolazione in età di pensione aumenterà di 6,6 milioni, con una diminuzione dei bambini (0 – 14 anni) di 1,2 milioni. Ancor più preoccupante è che questa progressione si inserisce in un più ampio contesto negativo europeo per il quale è previsto che entro il 2050 gli over 65 supereranno gli under 25, con tutti gli effetti e le conseguenze del caso".

"Un contesto nazionale ed europeo in cui - aggiunge il primo cittadino bagnese - le aree montane e interne scontano maggiormente gli effetti di un fenomeno di decrescita naturale della popolazione, che può essere limitato solo grazie al movimento migratorio verso zone – come la nostra – che offrono una qualità della vita migliore, con opportunità lavorative e imprenditoriali dello stesso livello di quelli dei più grandi centri urbani e in grado di competere attraverso le tecnologie avanzate che verranno sempre più evolute anche nei territori montani. Siamo consapevoli che questa è una delle questioni più importanti per il futuro della nostra comunità e proprio questo è il tema che funge da filo conduttore dei progetti che abbiamo individuato da candidare ai vari bandi del Pnrr ed europei, volti a implementare tutti quei servizi necessari per migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle aziende nel nostro territorio".

"Certamente - conclude - siamo altrettanto consapevoli e coscienti che un simile fenomeno non può essere risolto su base comunale, ma richiede politiche nazionali di tipo strutturale e di lungo temine, che investano in primis sulla tutela e sull’incentivo della famiglia e dei giovani, così come sullo sviluppo delle aree più periferiche in termini di servizi e tassazione, un’ottica perequativa e di sostegno".

Nella tabella riportata, i dati degli ultimi anni