Coronavirus, i sindaci della montagna chiedono il rimborso degli abbonamenti del trasporto scolastico

All’avvio della cosiddetta Fase 2, il sostegno a famiglie e imprese è il tema che maggiormente assorbe l’attenzione e l’impegno delle istituzioni locali in un’attività di ricerca di ogni forma possibile di agevolazione.

In questa ricerca i sindaci dell’Ambito montano dell’Unione Valle Savio sono intervenuti insieme sulla questione degli abbonamenti del trasporto scolastico per chiedere all’Agenzia della mobilità romagnola e a Start Romagna il rimborso del costo relativo al servizio non fruito a causa dell'emergenza Coronavirus.

"Stiamo cercando ogni canale per sostenere le famiglie e le aziende del nostro territorio - comunicano Marco Baccini sindaco di Bagno di Romagna, Enrico Cangini sindaco di Sarsina, Monica Rossi sindaco di Mercato Saraceno e Enrico Salvi Sindaco di Verghereto - e il tema del rimborso da parte dei gestori del trasporto pubblico del costo degli abbonamenti scolastici per i mesi di mancata fruizione del servizio riteniamo sia un atto doveroso e giusto".

Con una nota congiunta indirizzata ad Amr e a Start Romagna i quattro sindaci della montagna cesenate chiedono di attuare in via celere l’azione richiesta.

"Se da un parte le Istituzioni e le Amministrazioni comunali stanno già adottando misure e azioni straordinarie di sostegno e agevolazione alle famiglie e alle aziende - scrivono i primi cittadini - ci pare doveroso che anche le società di gestione di servizi pubblici debbano senza indugio agire secondo gli stessi obiettivi".

La stessa richiesta era stata avanzata, da solo, dal sindaco di Bagno di Romagna il 7 marzo scorso, a cui era seguita una risoluzione all’Assemblea legislativa regionale da parte del consigliere Massimiliano Pompignoli che impegnava la Giunta regionale per il medesimo obiettivo.

"Auspichiamo - concludono i sindaci - che la nostra richiesta trovi la condivisione e l’impegno degli altri Comuni e di tutte le Istituzioni interessate e che in tempi certi e immediati le famiglie ricevano il dovuto rimborso, senza dilazioni o rinvii".