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Decreto Rilancio. Il commento del sindaco di Bagno di Romagna

"Siamo soddisfatti in parte", dice Baccini

Decreto Rilancio. Il commento del sindaco di Bagno di Romagna

Ad una prima analisi del Decreto Rilancio, il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini traccia il punto delle risposte che questo provvedimento riconosce alle richieste avanzate nelle ultime settimane a Ministri e Governo per il sostegno a famiglie, imprese ed Enti locali nella fase della ripartenza.

Lo fa con un comunicato inviato alla stampa questa mattina. 

"Possiamo dire di essere soddisfatti in parte - scrive il sindaco - per quanto contenuto nel Decreto Rilancio, a partire dall’attenzione dedicata a questioni che abbiamo sottoposto al Governo per chiedere alcuni interventi economici prioritari di sostegno". 

"Di particolare interesse – evidenzia Baccini – l’esenzione della tassa di occupazione sul solo pubblico sino al 30 ottobre prossimo e il riconoscimento di una procedura semplificata per l’ampliamento degli spazi e per le nuove installazioni, che esenta dalle complesse procedure ordinarie. Due esigenze che avevamo da ultimo avanzato in maniera unitaria insieme alle associazioni di categoria, individuando tali necessità quali risposte di fondamentale importanza nell’ambito della ripresa delle attività degli esercizi commerciali". 

"Importante anche lo stanziamento del fondo per il rimborso degli abbonamenti del trasporto pubblico - aggiunge il primo cittadino di Bagno di Romagna - per il quale ci siamo impegnati a tutela degli studenti delle scuole superiori del nostro territorio, le cui famiglie ogni anno sostengono importanti somme e non riconoscere un rimborso per i mesi di mancata fruizione del servizio sarebbe stata un’ingiustizia". 

"Altro tema che emerge dal Decreto e che risponde a una delle nostre richieste – precisa Baccini – è quello del fondo per rimborsare i comuni dal minor gettito di entrate e per compensare i mancati introiti della tassa di Soggiorno, anche se a un primo calcolo le risorse stanziate paiono insufficienti a fornire un ristoro concreto per gli ammanchi che in realtà si registreranno". 

Mancano all’appello due temi di fondamentale importanza – evidenzia il sindaco – che riteniamo quanto mai prioritari nell’agenda di un paese che vuole ripartire con fiducia, gettando basi solide a una strategia di crescita con una programmazione di medio-lungo termine". 

"Il primo e più immediato, ma che ha una grande valenza di giustizia ed equità, è quello dell’esenzione della TARI per le attività sospese. Su questo non molleremo la presa e, se nulla arriverà dal Governo, continueremo a rivolgerci alla Regione e al gestore affinchè venga riconosciuta questa esenzione". 

"Il secondo, invece, è più strategico e l’assenza di ogni intervento rende questo vuoto ancor più grave. Parlo di un disegno o anche solo di un impegno per una semplificazione normativa ed istituzionale del sistema paese, che troverebbe in quest’emergenza la più grande occasione per essere avviata e concretizzata, anche con l’esercizio di poteri straordinari che questa emergenza renderebbe giustificati". 

"La mancanza di attenzione - dice ancora il sindaco - su questo tema denota anche l’assenza di coraggio ad adottare decisioni forti e nette, che sarebbero la base per costruire un paese leggero, veloce e dinamico, in cui si dovrebbe passare dal sistema dei controlli e delle istruttorie preventivi a quello dei controlli successivi rispetto alla libertà di azione". 

"Su questo - conclude la sua nota Baccini - ci aspettiamo che il Governo dia manifestazione di lucidità e programmazione per costruire un nuovo sistema di rapporto pubblico-privato ad ogni livello, che sarà l’unico strumento per garantire una ripresa economica stabile e solida a medio-lungo termine, evitando così di tornare ai soliti problemi una volta che gli aiuti stanziati in emergenza esauriranno la loro portata. Se così fosse, avremmo sprecato la più grande occasione che questa crisi ci ha servito su un piatto d’argento.

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