Decreto legge Siccità, Bonguerrieri: "Occasione per il lago di Quarto"

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge (Dl) che introduce disposizioni urgenti per la prevenzione e il contrasto della siccità e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche. Un tema molto sentito anche in Romagna. Lo annuncia alla stampa Alice Buonguerrieri, parlamentare cesenate di Fratelli d'Italia.

"Un'attenzione particolare - spiega Alice Buonguerrieri - sarà riservata al Lago di Quarto. Da tempo si ragiona di come poter sfruttare questo bacino nell'ambito di un progetto di riqualificazione dell'invaso e ora, con le specifiche misure introdotte dal Dl per aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici, l'impiego delle acque del Lago di Quarto a fini irrigui potrebbe essere un obiettivo concreto".

Il Governo ha previsto un regime semplificato per le procedure di progettazione e realizzazione delle infrastrutture idriche che rinvia al modello Pnrr, con l'aumento dei volumi utili degli invasi.

"Le misure previste - dice la parlamentare romagnola - troveranno immediata attuazione anche grazie al sistema di governance che prevede l’istituzione della cabina di regia, con il compito di effettuare entro 30 giorni una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte, nel breve termine, alla crisi idrica e, tra queste, quelle suscettibili di essere realizzate da parte del commissario straordinario nazionale che realizzerà, in via d'urgenza, gli interventi indicati dalla cabina di regia attraverso il Fondo per il miglioramento della sicurezza e la gestione degli invasi".

Per Bonguerrieri "il Consiglio dei ministri interviene quindi con molta concretezza e con lungimiranza per affrontare la siccità da un punto di vista strutturale ed è la prima volta che un approccio simile viene adottato nella nostra Nazione".

Conclude la deputata: "Il Dl prevede anche la possibilità di realizzare liberamente vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo entro un volume massimo stabilito e il riutilizzo delle acque reflue depurate per uso irriguo. Soluzioni pratiche e immediate per fronteggiare il problema".