Valle Savio
stampa

una valle in lutto

I funerali di Silvia e Ugo a Sarsina. Il vescovo Douglas: "Siamo come foglie sopra i rami"

Tra i diversi sacerdoti concelebranti, il parroco di Sarsina, don Renato Serra, e don Giovanni Savini, insegnante di religione di Giulia al liceo "Righi" di Cesena. Le parole del parroco al termine della Messa

Le bare con i corpi di Ugo e Silvia portate a spalla dai volontari delle Misericordie e dagli alpini della Protezione civile

Tantissima gente si è raccolta oggi pomeriggio attorno alle famiglie Ruscelli-Beltrammi per il funerale della coppia di sposi, Silvia e Ugo. I coniugi sono morti venerdì scorso mentre si recavano in moto al concerto di Vasco Rossi, a Trento (cfr notizia a fianco).

Tra i tanti intervenuti alla Messa presieduta dal vescovo Douglas Regattieri rientrato da Roma dove stava partecipando ai lavori della Cei, la Conferenza episcopale italiana, il sindaco di Sarsina Enrico Cangini, quello di Mercato Saraceno Monica Rossi, le atlete dell'Endas di Cesena, società sportiva dove gareggiano, in ginnastica artistica, le tre sorelle Beltrammi, i colleghi di lavoro di Silvia e Ugo, i parenti, gli amici di ieri e di oggi della coppia. Nella gente accorsa numerosa in Concattedrale e in piazza Plauto a Sarsina, lo sgomento per una tragedia imprevedibile e assurda è palpabile. 

tanta gente a sarsina per il funerale di Silvia e ugo.26.5.2022

(foto di Andrea Fabiani)

Sono diversi i sacerdoti concelebranti, tra cui il parroco di Sarsina, don Renato Serra, e l'insegnante di religione di Giulia al liceo "Righi" di Cesena, don Giovanni Savini. 

Ad aiutare nel servizio ci sono in campo tanti volontari della Misericordia di Sarsina e di quella Valle del Savio e gli alpini della Protezione civile che hanno portato a spalla le due bare dalla camera ardente allestita nel teatro Silvio Pellico fino alla Concattedrale dove viene celebrata la Messa funebre. 

Il vescovo Douglas in avvio di celebrazione ha salutato i genitori di Ugo e Silvia e le tre figlie, Giulia, Marta e Irene e ha espresso vicinanza "in un momento così difficile e duro per loro". Poi ha aggiunto, con non poca commozione: "Affidiamo Ugo e Silvia al Signore". 

Nell'omelia il vescovo ha ricordato che "la sorte degli uomini è come le foglie sugli alberi, come i poeti lungo i millenni hanno raccontato". Poi, può accadere che un vento impetuoso si abbatta sugli alberi. "È successo anche davanti ai nostri occhi sgomenti e increduli - ha detto monsignor Regattieri -. Ma la Parola di Dio ci apre alla speranza. Come le foglie verdi su un albero frondoso, così le generazioni si succedono, alcune muoiono, altre nascono".

"Due foglie verdi sono cadute - ha proseguito il presule - nel pieno della loro stagione e lasciano Giulia, Marta e Irene. A noi il compito di custodirle e di difenderle e proteggerle perché siano capaci di affrontare la vita già fin d'ora troppo crudele con loro".

Poi il vescovo ha citato san Carlo Borromeo: la candela per fare lume agli altri deve consumare se stessa. "Così dobbiamo fare noi - ha aggiunto il vescovo Douglas -. Consumare noi stessi per dare buon esempio agli altri. Noi non comprendiamo, Signore, perché si sia consumata in modo così drammatico la fiamma di queste due candele, privandoci di tanta altra luce. Non lo comprendiamo, ma lo accettiamo con umiltà e sofferta sottomissione. Se la morte conclude un'esistenza spesa per gli altri, come quelle di Ugo e Silvia, è come un porto sereno in cui si entra per l'estrema donazione".

Il vescovo ha citato una terza immagine: le lacrime della vedova di Nain. Non piangere donna, le disse Gesù. Gesù che si commosse con lei. "Unì le sue lacrime a quelle della vedova - ha proseguito monsignor Regattieri -. Le lacrime di entrambi non sarebbero cadute nel vuoto".

"Accompagniamo Ugo e Silvia con la nostra preghiera - ha concluso il presule - e raccolte le nostre lacrime, il Signore le verserà sul mondo. In questo modo faranno sbocciare fiori di speranza e di vita". 

Il canto eseguito dal coro parrocchiale "Questa vita io voglio donarla a te. Come tu mi vuoi, dove tu mi vuoi. Se mi guida il tuo amore, io non ho paura" ha chiuso la celebrazione eucaristica cui ha partecipato oltre un migliaio di persone, comprese tutte quelle costrette a rimanere in piazza Plauto. 

Al termine della Messa, dopo due brevi testimonianze, una è quella di un collega di Silvia che lavora all'Irst di Meldola e che la cita come "una collega speciale lungo un cammino durato 14 anni", ha preso la parola il parroco don Renato. Il sacerdote ha chiesto comprensione per i familiari e ha rimandato i saluti alla Messa di lunedì 6 giungo alle 20,30, sempre nella Concattedrale di Sarsina, dove Ugo e Silvia si sposarono il 22 giugno di 19 anni fa. "In quella occasione - ha detto il prete - avremo modo di rendere tutte le testimonianze per le quali oggi non c'è il tempo necessario". Poi ha invitato al silenzio e alla preghiera nell'accompagnare le salme al cimitero. 

Nella foto qui sotto, alcuni fra i tanti manifesti di partecipazione al lutto delle famiglie Ruscelli-Beltrammi affissi nella camera ardente allestita presso il teatro Silvio Pellico.

manifesti
Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
I funerali di Silvia e Ugo a Sarsina. Il vescovo Douglas: "Siamo come foglie sopra i rami"
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento