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Idee per una giornata nel nostro Appennino

La gita sul lago di Ridracoli: durante la navigazione (con mascherina anticontagio obbligatoria) una guida informa sui dati del manufatto, sull’ambiente circostante e sulla fauna

Foto Cristiano Riciputi

Un Ferragosto all’insegna dell’Appennino cesenate. Sabato e domenica nelle località montane si è registrato un elevato numero di presenze proveniente non solo dalla Romagna, ma anche dalle regioni limitrofe per trovare refrigerio nei boschi oltre quota 1000 metri. Ad esempio, nel pomeriggio del 16 agosto nella faggeta attorno all’eremo di Sant’Alberico vi erano 23 gradi centigradi, una bella differenza rispetto ai 32-35 gradi della pianura.

Una delle escursioni più gettonate, perché semplice da fare anche per le famiglie con i bambini appresso, è quella che dal parcheggio dell’eremo di Sant’Alberico, dedicato a Vincenzo Minutello (che per alcuni anni è stato con il Servo di Dio don Quintino Sicuro e poi gli è succeduto come eremita), arriva fino a Balze. Dopo una ripida salita, costeggiata dalle stazioni in pietra della via Crucis, si arriva all’eremo. Poi si prosegue verso l’apice delle Due Pozzere a 1248 metri slm (sul livello del mare). Si scende poi a Balze dove in tanti si fermano per una sosta rigenerante al bar della piazzetta o al forno. Nel ritorno al parcheggio, si può fare una deviazione, che allunga il percorso di 30-45 minuti, verso la cascata sul Tevere. In quel punto il fiume “sacro ai destini di Roma” compie un balzo di alcuni metri in una suggestiva cascatella ma, in questo periodo, la portata dell’acqua è scarsa e la cascata è di piccole dimensioni.

Sull’altro versante, quello forlivese, la diga di Ridracoli è una delle mete più frequentate. La temperatura è circa come quella della pianura, però lo scenario del lago dona un refrigerio che va oltre la colonnina di mercurio. La diga è situata a poco più di 500 metri slm, ma da essa si dipartono diversi sentieri nei boschi limitrofi dove cercare un po' di fresco.

Prima di arrivare alla diga, si giunge ad un parcheggio che dista circa 3 km dal bacino artificiale. Al parcheggio vi è la biglietteria: accedere alla diga costa 5 euro a persona (4 euro ridotto), e tale biglietto dà diritto anche al parcheggio, alla navetta-autobus per salire al manufatto, alla visita al museo Idro. Volendo si può salire a piedi, ma il biglietto rimane sempre di 5 euro.

Molto richiesta è l’escursione in battello all’interno del lago. Costa 3 euro e ha una durata di circa 45-50 minuti. A bordo (l’imbarcazione è a motore elettrico) vi è posto per 45 persone e nei giorni festivi è meglio prenotare per tempo. Durante la navigazione (con mascherina anticontagio obbligatoria) una guida informa sui dati del manufatto, sull’ambiente circostante e sulla fauna. La diga è stata costruita in 7 anni, dal 1975 al 1982. Durante i lavori morirono 6 operai e al loro ricordo è dedicato un monumento situato in localita Capaccio. Sulle pendici delle montagne non è raro vedere i daini che, a distanza di sicurezza, non hanno paura dei visitatori. Il lago ha una capienza di circa 33 milioni di metri cubi di acqua e da sola fornisce circa il 50% della risorsa idrica consumata in Romagna.

Da Cesena, per arrivare a Sant’Alberico o alla diga di Ridracoli ci si impiega circa lo stesso tempo dato che la distanza è di circa 60 chilometri per entrambe le destinazioni.

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