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Teatro

Le donne protagoniste al Plautus Festival

Gli appuntamenti della rassegna plautina di Calbano di Sarsina iniziano domenica 22 luglio con la commedia "Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello. Due le anteprime al museo archeologico

Le donne protagoniste al Plautus Festival

È stato allestito il cartellone del Plautus Festival di Sarsina che giunge alla 58ª edizione (davvero una bella cifra!). Anche quest’anno la rassegna teatrale rispetta le caratteristiche che la contraddistinguono dalle altre manifestazioni del genere: innanzitutto rappresentare commedie di Plauto, il grande commediografo latino nato a Sarsina, unitamente ad altre celebri opere del teatro antico (senza peraltro tralasciare qualche sporadica incursione nel repertorio moderno e contemporaneo) in un mix in grado di soddisfare i numerosi spettatori che da metà luglio fin verso la fine di agosto si ritrovano nell’arena (ovviamente Plautina) di Calbano provenendo da tutte le località della Romagna e non solo.

Quest’anno tale connotazione appare ancor più accentuata. Il direttore artistico del Plautus Festival, Cristiano Roccamo - direttore anche del Laboratorio Teatrale di Sarsina, che ormai tradizionalmente presenta una commedia di Plauto quale ultimo spettacolo della rassegna, e del Teatro Europeo Plautino che ha sede a Sarsina e che produce spettacoli plautini rappresentati in molte località - ha individuato un filo conduttore che unisce gli spettacoli: le donne. Sono oggetto del desiderio di giovani, lenoni e soldati sbruffoni nelle tre commedie di Plauto; sono madri e spose vittime di una guerra che non finisce mai (le Troiane); sono veggenti non credute per le nefaste predizioni (Cassandra) o che si fanno beffe della credulità degli uomini (la Pizia); sono artefici e vittime del proprio destino (Orestea) e predominanti anche in tutte le altre opere in programma.

Si inizierà sabato 14 luglio in occasione della Festa Romana con un recital di Simone Cattaneo, che ha curato anche i testi (in prima nazionale) dal titolo “Sulla nave di Teseo”. Domenica 15 luglio all’interno del museo archeologico nazionale (in prima nazionale) “Didonis Fabula” di Michele Di Martino, una presentazione di brani dell’Eneide di Virgilio con Vanessa Gravina, Leandro Amato e Marco Moretti. Lo spettacolo è riservato ad abbonati e invitati. Altra serata a invito per abbonati (sperando che questo ne faccia aumentare il numero) anche sabato 21 luglio, sempre nella grande sala di Rufo nel Museo. In programma uno spettacolo inconsueto dal titolo “Medea”. Non si tratta della tragedia di Euripide, ma di un melodramma (meglio sarebbe dire melologo, cioè un insieme tra parti declamate e musica) scritto nel 1775 dal compositore ceco Jiri Antonin Benda. Interprete Clara Galante.

Gli spettacoli nell’arena inizieranno domenica 22 con la commedia “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello, protagonista Pino Quartullo. Domenica 29 (in prima nazionale) “Pseudolo”, una delle più note e rappresentate commedie di Plauto (come le altre due in programma): venerdì 3 agosto la tragedia “Le Troiane” (titolo originale Troades) di Lucio Anneo Seneca con Paolo Bonacelli, Valeria Ciangottini (era la ragazza dal volto innocente che appariva nella scena finale del film “La dolce vita” di Fellini), Edoardo Siravo.

Lunedì 6 agosto ancora una tragedia, greca questa volta: “Antigone” di Sofocle con Massimo Venturiello; giovedì 9 agosto “La morte della Pizia” di Friedrich Durrenmatt, commediografo svizzero vissuto nel secolo scorso. Il testo è una dissacrazione delle famose tragedie su Edipo di Sofocle. Qui l’eroe non è vittima del Fato crudele e ineluttabile, ma consapevole e desideroso di uccidere il padre Laio e di giacere con la madre Giocasta. Interprete principale Daniele Pecci. Si prosegue domenica 12 agosto con la seconda commedia di Plauto: il notissimo e rappresentatissimo “Miles Gloriosus” con Flavio Albanese. Giovedì 16 agosto “Orestea” di Eschilo, tratta dalla trilogia che presenta una serie di temi della grande Tragedia greca: l’ineluttabilità delle leggi del Fato; l’ereditarietà misteriosa del delitto; il contrasto intimo tra la voce della natura e un ordine superiore; l’adempimento d’una legge di giustizia nelle umane vicende. Passioni furiose tra uomini e donne di straordinaria personalità. Interpreti: Renato Campese, Cinzia Maccagnano, Silvia Siravo, Maurizio Palladino. Domenica 19:“Cassandra o del tempo divorato”. Per la precisione si tratta dello stesso spettacolo, con alcune modifiche, presentato con grandissimo successo nel 2012. Cassandra è la mitica profetessa, figlia di Priamo, condannata a non essere mai creduta. Il monologo recitato con grande intensità da Elisabetta Pozzi, comprende testi di Eschilo, Euripide, Seneca, Omero ma anche di Ghiannis Ritsos, Thomas Eliot, Wislawa Szymborska, Jean Boudrillard. Gli spettacoli termineranno martedì 21 agosto con “Aulularia” di Plauto, presentata dal Laboratorio Teatrale di Sarsina.

Informazioni: tel. 0547 94901; organizzazione@plautusfestival.it; www.plautusfestival.it

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