Sarsina si stringe attorno a Lyuba

Colpita dall’onda d’urto del conflitto in Ucraina, la comunità di Sarsina si è stretta attorno a Lyuba. La badante in pensione che sabato mattina ha avuto un malore in piazza  dopo aver ricevuto la telefonata con la notizia della morte del figlio in patria, è stata affidata alle cure dei volontari della Misericordia di Sarsina. “Dopo essere stata dimessa dall’ospedale Bufalini la stiamo seguendo dal punto di vista psicologico. Ha degli stati di forte agitazione, e cerchiamo di starle accanto in quanto vive da sola”, spiega Paolo Rossi, governatore della Misericordia locale. Il figlio 36enne è rimasto ucciso durante un bombardamento dell’esercito russo mentre scappava dalla fabbrica in cui lavorava. Lascia una bambina di nove mesi.

Lyubov, per tutti Lyuba, è in Italia da una decina di anni ed è molto conosciuta nel comune plautino, dove è ben integrata. “Dopo essere andata in pensione, l’abbiamo aiutata a trovare un piccolo appartamento dove da poco aveva iniziato la sua tranquilla vita da pensionata - prosegue il volontario -. Quello che è accaduto è stato un fulmine a ciel sereno. Era desiderosa di tornare in Ucraina ma i suoi due figli, al precipitare della situazione, le avevano ben consigliato di rimanere qui”.

Anche il sindaco di Sarsina, Enrico Cangini, ha espresso parole di vicinanza a Lyuba e solidarietà e supporto ai 17 concittadini di origine ucraina residenti sul territorio. “Possiamo solo immaginare cosa significhi avere i propri cari nel mezzo di un conflitto bellico di questa portata”, ha scritto sui social.

L'Amministrazione comunale, in collaborazione con la Misericordia di Sarsina e le Caritas parrocchiali, si è attivata organizzando la raccolta di materiale urgente da consegnare a favore della popolazione ucraina.