Una podistica notturna vicino alle vecchie miniere
In occasione della Wellness Week, la settimana del benessere e dei sani stili di vita, “Maratona Alzheimer” organizza giovedì prossimo una podistica notturna non competitiva (aperta anche ai camminatori).
In occasione della Wellness Week, la settimana del benessere e dei sani stili di vita, “Maratona Alzheimer” organizza giovedì prossimo una podistica notturna non competitiva (aperta anche ai camminatori).
Il percorso ciclo-podistico è lungo 10 chilometri, quello di camminata la metà. I percorsi si snodano lungo via Graffieto, via delle Miniere e via Romagna, passando da Boratella e Bacciolino.
L'appuntamento è per giovedì 23 maggio con partenza alle 20,30. Il ritrovo è fissato un’ora prima (19,30) al Ristorante Ponte Giorgi (via Palmiro Togliatti, 1945 - Mercato Saraceno).
Per partecipare è prevista una donazione di cinque euro a sostegno delle attività di “Amici di Casa Insieme”. Gli organizzatori consigliano l'utilizzo di una fonte luminosa propria e ricordano l'obbligo dell'uso del casco protettivo per i ciclisti.
Ai primi 300 partecipanti sarà garantito un pacco gara con confezione di fragole "Solarelli", saponetta di zolfo, prodotti farmacia del Bivio e ristori lungo il percorso e all'arrivo. Tra tutti gli iscritti saranno estratti a sorte dei premi. Ci sarà inoltre la possibilità di testare le biciclette Francy Bike.
Dopo la gara è possibile partecipare ad un momento conviviale a menù convenzionato (crostini, pizza a spicchi, bibita o birra a 12 euro) al Ristorante Ponte Giorgi.
PAESI DI ZOLFO: LE MINIERE DELLA BORATELLA
Le tre miniere di Boratella si snodavano su un unico giacimento (il più grande della Romagna) posto sulla sinistra e sulla destra del torrente Boratella. Ebbero una forte attività nell'ultimo quarto del XIX secolo: per dare l’idea, negli anni dal 1874 al 1880 che hanno rappresentato in generale per tutta l’industria zolfifera romagnola il periodo di massimo sviluppo, la produzione media annua della Boratella I° si aggirava sulle 10mila tonnellate di zolfo grezzo, con un impiego di manodopera pari a 1200 unità.
Per trasportare lo zolfo estratto dalle miniere verso la viabilità maggiore, venne costruita da Natale Dell'Amore una ippo-ferrovia (ferrovia su binari trainata da cavalli) della lunghezza di circa 5 km tra Boratella e Bacciolino al ponte Boratella: l'attuale via delle Miniere.
Diverse sono state le figure coinvolte in questo pezzo di storia cesenate, tra i quali ricordiamo: il conte Taveggi di Bologna, l’ingegnere belga Giovanni de Rechter, i fratelli Grazi e Petrucci, banchieri londinesi e parigini, il giovane ingegnere Francesco Kossuth, l’avvocato Pietro Turchi, Girolamo Gusella e Balilla Bertozzi che si adoperarono per la tutela dei lavoratori.
Purtroppo le alterne vicissitudini economiche della “Cesena Sulphur Company” influivano sulla condizione dei minatori: lavori lasciati al caso a scapito della sicurezza con numerosi incidenti, riduzione della paga fino al 50 per cento o perdita del lavoro con necessità di spostarsi in altre zone d’Italia, fino a portare alla chiusura all’inizio del ‘900 dell’attività estrattiva della Boratella I e nel 1955 della Boratella 2 e 3.
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