A Venezia trionfano “Father Mother Sister Brother” e l’italiano Toni Servillo

Ieri la serata conclusiva della kermesse nella laguna

Foto dal sito ufficiale del festival
Foto dal sito ufficiale del festival

Un film anche su madre Teresa di Calcutta

Il Leone d’oro a un film Usa

L’82esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia si è conclusa poche ore fa con la vittoria del Leone d’oro come miglior film a “Father Mother Sister Brother”, diretto da Jim Jarmusch. Questa pellicola è l’11esima degli Stati Uniti a vincere il Leone d’oro dopo “Una notte d’estate” di John Cassavetes nel 1980 (ex aequo con “Atlantic City, U.S.A.” di Louis Malle), “America oggi” di Robert Altman nel 1993 (ex aequo con “Tre colori – Film blu” di Krzysztof Kieślowski), “I segreti di Brokeback Mountain” di Ang Lee nel 2005, “The Wrestler” di Darren Aronofsky nel 2008, “Somewhere” di Sofia Coppola nel 2010, “La forma dell’acqua – The Shape of Water” di Guillermo del Toro nel 2017, “Joker” di Todd Phillips nel 2019, “Nomadland” di Chloé Zhao nel 2020, “Tutta la bellezza e il dolore – All the Beauty and the Bloodshed” di Laura Poitras nel 2022 e “Povere creature!” di Yorgos Lanthimos nel 2023.

Il Leone d’argento a Benny Safdie

Benny Safdie ha vinto il Leone d’argento per la miglior regia grazie al film “The Smashing Machine”. L’Italia è stata presente nella lista dei candidati nella categoria principale con cinque pellicole: “Elisa” di Leonardo Di Costanzo, “Duse” di Pietro Marcello, “Un film fatto per Bene” di Franco Maresco, “Sotto le nuvole” di Gianfranco Rosi e “La grazia” di Paolo Sorrentino. Uno di essi, “Sotto le nuvole”, ha vinto il Premio speciale della giuria.

Toni Servillo miglior attore

Ma le gioie lagunari del Belpaese non si sono esaurite con questo premio. Toni Servillo ha vinto come miglior attore per “La grazia” di Paolo Sorrentino. L’interprete di Afragola è il 12esimo attore italiano ad aggiudicarsi la Coppa Volpi dopo Ermete Zacconi per “Don Buonaparte” nel 1941, Fosco Giachetti per “Bengasi” nel 1942, Carlo Delle Piane per “Regalo di Natale” nel 1986, Marcello Mastroianni per “Che ora è” nel 1989 e Massimo Troisi nel 1989 (ex aequo tra Mastroianni e Troisi), Fabrizio Bentivoglio per “Un’anima divisa in due” nel 1993, Luigi Lo Cascio per “Luce dei miei occhi” nel 2001, Stefano Accorsi per “Un viaggio chiamato amore” nel 2002, Silvio Orlando per “Il papà di Giovanna” nel 2008, Luca Marinelli per “Martin Eden” nel 2019 e Pierfrancesco Favino per “Padrenostro” nel 2020.

La migliore attrice femminile

Il massimo premio per attrici è andato invece a Xin Zhilei per “Rì guà zhongtiān”. L’Italia ha avuto anche l’onore di produrre il film d’apertura di questa edizione, “La grazia”. Il lungometraggio diretto dal premio Oscar Paolo Sorrentino è divenuto il quinto film italiano ad inaugurare il festival di Venezia dopo “Il postino” di Michael Radford (con co-regia non accreditata di Massimo Troisi) nel 1994, “Baarîa” di Giuseppe Tornatore nel 2009, “Lacci” di Daniele Luchetti nel 2020 e “Comandante” di Edoardo De Angelis nel 2023. In più si è aggiudicato il premio “Arca CinemaGiovani” come miglior film italiano.

Premi alla carriera a Kim Novak e a Werner Herzog

Un momento particolarmente suggestivo è stata la consegna del premio alla carriera a due leggende del cinema mondiale: il regista Werner Herzog e l’attrice Kim Novak. Un momento suggestivo è stato quello della proiezione in concorso, nella sezione “Orizzonti”, di un suggestivo film su santa Teresa di Calcutta. La pellicola “Mother” è diretta da Teona Strugar Mitevska e vede Noomi Rapace nel ruolo della “Madre dei poveri”. Sempre all’interno della categoria “Orizzonti”, c’è stata gloria per altri due rappresentanti del Belpaese: hanno vinto il premio per il miglior attore e attrice rispettivamente a Giacomo Covi per “Un anno di scuola” di Laura Samani e Benedetta Porcaroli per “Il rapimento di Arabella” di Carolina Cavalli.

Premi della sezione principale assegnati all’82esimo festival di Venezia

Leone d’oro al miglior film: “Father Mother Sister Brother” di Jim Jarmusch
Leone d’argento – Premio speciale per la regia: Benny Safdie per “The Smashing Machine”
Leone d’argento – Gran Premio della giuria: “Şawt Al-hind Rajab” di Kawthar ibn Haniyya
Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile: Toni Servillo per “La grazia”
Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Xin Zhilei per “Rì guà zhongtiān”
Leone d’argento per la miglior sceneggiatura: Valérie Donzelli e Gilles Marchand per “À pied d’oeuvre”
Premio speciale della giuria: “Sotto le nuvole” di Gianfranco Rosi
Premio Marcello Mastroianni: Luna Wedler per “Stille Freundin”
Leone d’oro alla carriera: Werner Herzog e Kim Novak

Dal 2000 ad oggi, i film che hanno conquistato il Leone d’oro come miglior film al festival di Venezia

2000: “Il cerchio” di Jafar Panahi (Iran)
2001: “Monsoon Wedding – Matrimonio indiano” di Mira Nair (India)
2002: “Magdalene” di Peter Mullan (Regno Unito/Irlanda)
2003: “Il ritorno” di Andrej Petrovič Zvjagincev (Russia)
2004: “Il segreto di Vera Drake” di Mike Leigh (Regno Unito)
2005: “I segreti di Brokeback Mountain” di Ang Lee (Stati Uniti)
2006: “Still Life” di Jia Zhangke (Cina)
2007: “Lussuria – Seduzione e tradimento” di Ang Lee (Stati Uniti/Hong Kong/Taiwan)
2008: “The Wrestler” di Darren Aronofsky (Stati Uniti)
2009: “Lebanon” di Samuel Maoz (Israele)
2010: “Somewhere” di Sofia Coppola (Stati Uniti)
2011: “Faust” di Aleksandr Sokurov (Russia)
2012: “Pietà” di Kim Ki-duk (Corea del Sud)
2013: “Sacro GRA” di Gianfranco Rosi (Italia)
2014: “Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza” di Roy Andersson (Svezia)
2015: “Ti guardo” di Lorenzo Vigas (Venezuela/Messico)
2016: “The Woman Who Left – La donna che se ne é andata” di Lav Diaz (Filippine)
2017: “La forma dell’acqua – The Shape of Water” di Guillermo del Toro (Stati Uniti)
2018: “Roma” di Alfonso Cuarón (Messico)
2019: “Joker” di Todd Phillips (Stati Uniti)
2020: “Nomadland” di Chloé Zhao (Stati Uniti)
2021: “La scelta di Anne – L’événement” di Audrey Diwan (Francia)
2022: “Tutta la bellezza e il dolore – All the Beauty and the Bloodshed” di Laura Poitras (Stati Uniti)
2023: “Povere creature!” di Yorgos Lanthimos (Regno Unito/Irlanda/Stati Uniti)
2024: “La stanza accanto” di Pedro Almodóvar (Spagna)
2025: “Father Mother Sister Brother” di Jim Jarmusch (Stati Uniti/Francia/Irlanda)