Dall'Italia
Addio a Sandro Giacobbe, una vita fra musica, sport e solidarietà
Aveva 75 anni. Il successo con "Signora mia" e "Gli occhi di tua madre". Con la Nazionale cantanti era spesso a Gatteo Mare
Ieri è morto a Cogorno (Genova), a 75 anni, uno dei cantautori più popolari della musica italiana: Sandro Giacobbe.
Gli esordi
Nato a Genova il 14 dicembre 1949, a 16 anni ha abbandonato ragioneria per dedicarsi alla sua grande passione, la musica. Ha formato, con un gruppo di amici, la band “Giacobbe & Le allucinazioni” e, in seguito, ha firmato il suo primo contratto da solista con la Dischi Ricordi. Con la casa discografica di Milano ha inciso i suoi primi due brani, “Per tre minuti e poi…” nel 1971 e “Scusa se ti amo” nel 1972.
Il successo
Passato alla Cbs, è stato valorizzato da quest’ultima soprattutto come autore, scrivendo successi come “L’amore è una gran cosa”, cantata da Johnny Dorelli e diventata sigla di “Gran Varietà”, trasmissione radiofonica molto nota all’epoca. Ma le canzoni che lo hanno consacrato nell’olimpo della musica nostrana sono state “Signora mia” del 1974 e “Gli occhi di tua madre” del 1976. La prima é arrivata settima al Festivalbar del 1974 ed è stata inserita nella colonna sonora del film “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, diretto da Lina Wertmüller nello stesso anno. La seconda ha guadagnato invece la terza piazza al festival di Sanremo del 1976.
Premi e partecipazioni
Queste due hit hanno dato il via alla straordinaria carriera di Sandro Giacobbe, costituita da 22 album in studio e da una miriade di singoli. Tra i momenti più importanti della sua vita musicale, è doveroso citare la vittoria della “Gondola d’oro” alla Mostra internazionale di musica leggera nel 1975 con “Io prigioniero” e il terzo posto tra i “big” al festival di Viña del Mar (Cile) nel 2003 con “E passa il tempo”. Ha partecipato a tre festival di Sanremo. Oltre all’edizione già citata, Giacobbe ha gareggiato nel 1983 con “Primavera” (16esimo posto) e nel 1990 con “Io vorrei” (11esimo posto). Ha scritto anche tre canzoni per lo Zecchino d’oro, il festival musicale dedicato ai bambini: “Sette note per una favoletta” nel 1976, “E l’arca navigava” nel 1978 e “Il sole e il girasole” nel 1985. Il brano “E l’arca navigava” è stato cantato, durante la rassegna dell’Antoniano di Bologna, da Clarissa D’Avena, sorella della più famosa Cristina.
Il cuore della Nazionale cantanti
Sandro Giacobbe ha giocato (e allenato) nella Nazionale italiana cantanti, la squadra di cantanti e artisti nata per beneficenza, in qualità di difensore centrale. Nella selezione dei campioni di solidarietà, ha disputato 375 partite, condite da quattro reti. In questo modo é il secondo calciatore con il maggior numero di presenze, dietro solo alle 440 del cantante bolognese Paolo Mengoli. In più ha allenato il Moneglia (di Genova) in Terza categoria e il Rupinaro Sport (di Chiavari, Genova) in Prima categoria. Il cantautore genovese era anche persona sensibile e attenta alle questioni sociali. Tra le molteplici iniziative di beneficenza, quelle in favore dei figli delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova, avvenuto il 14 agosto 2018.
Il ricordo del sindaco di Gatteo
Con la Nazionale cantanti era spesso in Romagna, soprattutto a Gatteo Mare. “Con profonda tristezza – scrive sui social il sindaco di Gatteo Roberto Pari – ho appreso della scomparsa di Sandro Giacobbe. A nome mio personale e dell’intera Amministrazione comunale, esprimo la più sincera vicinanza alla sua famiglia e a tutti coloro che lo hanno conosciuto, apprezzato e amato. Sandro, oltre a essere un grande artista, ha saputo portare il suo impegno e la sua generosità anche nella nostra comunità. Più volte, con la Nazionale italiana cantanti, è stato ospite a Gatteo Mare per iniziative benefiche, contribuendo con entusiasmo alla raccolta fondi destinata a progetti solidali. Ci mancheranno la sua voce, la sua umanità e il suo instancabile spirito di solidarietà. Alla sua famiglia porgiamo le nostre più sentite condoglianze: il nostro Comune gli sarà sempre grato“.