Alla Trevi arrivano scioperi a singhiozzo per il caldo estivo

Misure approvate ieri, 9 giugno, con decorrenza immediata

Alla Trevi arrivano scioperi a singhiozzo. Lo rendono noto i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cigl.

Le cause: orario estivo e trattative interrotte per l’accordo di terzo livello

L’assemblea dei lavoratori e lavoratrici dell’azienda – scrivono i sindacati in un comunicato stampa – ha approvato i provvedimenti a grande maggioranza, ieri, martedì 9 giugno, in risposta all’interruzione unilaterale delle trattative da parte di Trevi per l’accordo aziendale di terzo livello e per le insufficienti risposte sull’orario estivo.

La trattativa con l’azienda che si occupa di grandi opere edili e che fa parte del Gruppo Trevi, si legge ancora nella nota stampa, era stata avviata prevalentemente per cercare un miglioramento dell’orario di lavoro nel periodo giugno-settembre, in un’ottica di prevenzione delle patologie legate al caldo estivo ma anche per chiedere l’aumento del premio di risultato, in continuità con i noti ingenti ricavi ottenuti dalla Società nell’ultimo periodo, che ha visto il superamento degli obiettivi delineati dal piano industriale, addirittura con un anno in anticipo.

L’accordo aziendale, precisano i sindacati, si sarebbe dovuto trovare già nel mese di marzo 2025 “ma Trevi Spa ha poi deciso inspiegabilmente di interrompere le trattative”.

Decorrenza immediata

Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cigl unitamente alle rsu aziendali e ai lavoratori interessati nello stabilimento di Cesena che forniscono assistenza a tutti i cantieri edili sia in Italia che all’estero già in stato di agitazione proclamato dall’interruzione delle trattative, hanno provato ad evitare azioni di sciopero auspicando di riuscire a trovare soluzioni condivise – continua il comunicato stampa – ma, ad oggi, con i mesi torridi ormai alle porte, non sono ancora arrivate risposte all’altezza delle aspettative dei lavoratori. L’unica risposta data dall’azienda è una proposta sull’orario estivo ritenuta del tutto insufficiente perché non evita il lavoro nelle ore (di lavoro) più soggette al caldo torrido che supera di molto i 35°C soprattutto nel piazzale aziendale.

I provvedimenti approvati e votati consistono nello sciopero a singhiozzo senza ulteriore preavviso e blocco delle trasferte nei cantieri della Società. Gli scioperi partiranno con decorrenza immediata e non cesseranno, conclude il comunicato, fino a quando non si arriverà a una seria ripresa delle trattative.