Alluvione a Traversara e a Boncellino (Ravenna): la Procura ha chiuso l’indagine. Notificati 12 avvisi

Il fascicolo era per disastro colposo contro ignoti. Tra le ipotesi di reato anche quello di pericolo di disastro. Il commento del presidente della Regione De Pascale

Un'immagine dell'alluvione a Traversara

Sono 12 gli avvisi di fine indagine in relazione all’alluvione che nel settembre dell’anno scorso ha colpito le frazioni di Traversara e Boncellino, nel territorio comunale di Bagnacavallo.

Partiti gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari

Lo riportano le edizioni locali di oggi del Corriere Romagna e de Il Resto del Carlino. Secondo le due testate, gli indagati sono, o erano, persone legate ai vertici passati e presenti di organismi quali la Protezione civile locale e regionale, oltre a direttori dei lavori e rappresentanti legali di ditte. Ieri sono partiti gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari, nei quali la Procura di Ravenna (titolari del fascicolo il procuratore capo Daniele Barberini e il sostituto Francesco Coco) ravvisa non solo il reato di disastro colposo, ma anche quello di pericolo.

Le ipotesi di reato

Il fascicolo era per disastro colposo contro ignoti. Si è aggiunto il pericolo di disastro legato alla qualità degli interventi realizzati in seguito alle alluvioni. Stando a quando ricostruito dalla pubblica accusa anche sulla scorta della relazione dei consulenti tecnici incaricati, per le due località non solo si sarebbero verificate negligenze che hanno portato al disastro, ma addirittura persiste ancora oggi un rischio di inondazione.

Il commento del presidente della Regione Michele de Pascale

“Totale rispetto” dell’indagine della Procura di Ravenna, ma anche per le persone che risultano indagate per l’alluvione dello scorso anno a Traversara di Bagnacavallo. Lo riporta l’agenzia Dire. L’ex sindaco di Ravenna oggi presidente dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale chiede rispetto alla luce degli avvisi di fine indagini spediti dalla Procura ravennate, che riguardano anche figure di spicco della protezione civile regionale. “Di solito – commenta de Pascale, oggi a Bologna – si dice che c’è la presunzione di innocenza degli imputatiIn questo caso le persone non sono ancora nemmeno imputate, siamo davanti a un’iscrizione al registro degli indagati. Conosciamo le persone come professionisti di altissimo livello, è giusto che si verifichi l’operato. Noi daremo, come sempre abbiamo fatto, il massimo della collaborazione all’autorità giudiziaria, chiediamo però a tutti il rispetto per le persone che dimostreranno, ci auguriamo, la loro innocenza”.

“Il nostro compito – ricorda poi de Pascale – è lavorare tutti i giorni per fare i lavori e per far cadere le cose a terra. Giustamente l’autorità giudiziaria se valuta che dei profili vadano indagati o che si debbano fare altri atti lo fa, e tutti dobbiamo avere rispetto sia dell’attività dell’autorità giudiziaria, sia delle persone il cui lavoro e impegno è oggetto di verifica”. Il governatore ricorda comunque che l’indagine riguarda ciò che preceduto l’ultima alluvione e il punto dove ci sono stati danni a Traversara “è un punto dove sono stati fatti interventi di grandissima importanza, tutt’ora c’è un cantiere in quella zona“.