Cesena
Ancora in piazza per Gaza e la Palestina
Il "Comitato cesenate per la Palestina" organizza un nuovo ritrovo domani a favore della Flotilla. La preoccupazione di Fratelli d'Italia per il Consiglio comunale
Il “Comitato cesenate per la Palestina” scende ancora in piazza.
Per la Flotilla
“Ieri notte, a oltre cento miglia da Gaza e in acque internazionali – scrive il Comitato in una nota inviata alla stampa locale – le navi della Freedom Flotilla che trasportavano farmaci e materiale sanitario sono state abbordate militarmente e dirottate. È l’ennesimo atto di forza che impedisce gli aiuti e punisce chi presta soccorso, parte integrante di una strategia di annientamento che da un anno bombarda, affama e priva di acqua, cure e rifugi un’intera popolazione”.
Domani in piazza Almerici
A seguito di questo episodio, domani, giovedì 9 ottobre, il Comitato scenderà “di nuovo in piazza per dire con chiarezza: cessate il fuoco immediato, fine dell’assedio, libertà di passaggio per gli aiuti, rilascio delle persone fermate. Chiediamo al Governo italiano di rompere ogni complicità: stop all’export di armi e cooperazione militare, pressione diplomatica perché siano rispettati il diritto internazionale e le decisioni delle corti, sanzioni e boicottaggio”. L’appuntamento è in piazza Almerici a Cesena domani alle 19. “Portiamo voci – sollecitano gli organizzatori – cartelli, bandiere. Cesena non resta in silenzio davanti a un genocidio”.
*** Aggiornamento delle 19 ***
La proposta di Fratelli d’Italia: “Consiglio comunale senza pubblico”
In un comunicato stampa, Fratelli d’Italia esprime preoccupazione per la seduta del Consiglio comunale di Cesena, in programma domani pomeriggio. “La nostra posizione è chiara – scrive il capogruppo Marco Casali -. Quanto accaduto lo scorso 25 settembre non deve più ripetersi. In quella data, un gruppo di manifestanti fece irruzione nell’aula consiliare con megafoni e striscioni, provocando l’interruzione della seduta, che non fu più ripresa” (vedi pezzo al link sotto). Per il consigliere comunale di centrodestra “un episodio grave, un atto di forza antidemocratico e inaccettabile, che ha impedito ai rappresentanti eletti di svolgere il proprio mandato in un luogo che dovrebbe rimanere estraneo a qualsiasi forma di pressione esterna”. Da qui la richiesta di “svolgimento della seduta senza pubblico“, una scelta sentita come “necessaria per evitare il rischio che la manifestazione, pur legittima nello spazio pubblico, possa sconfinare nuovamente all’interno dell’aula, compromettendo l’ordine dei lavori e il rispetto delle regole democratiche“.