Area vasta dell’Ambiente: nasce l’Arpae romagnola

Dopo l’Area vasta della sanità, in Romagna sta per nascere quella dell’ambiente. Nel 2019 Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia Romagna) avvierà una profonda riorganizzazione sul territorio, con l’aggregazioni delle Sezioni provinciali e l’istituzione dell’Area Est, comprendente Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

Ad annunciarlo è Mauro Stambazzi, direttore di Arpae Forlì-Cesena, che andrà in pensione a fine novembre. La riorganizzazione “porterà alla valorizzazione e all’integrazione delle competenze tecniche sviluppate in questi anni, per meglio rispondere alle esigenze ambientali e di sviluppo sostenibile dei singoli territori”, afferma Stambazzi.

L’attività di Arpae sul territorio di Forlì-Cesena spazia dalla gestione di numerose reti di monitoraggio (aria, campi elettromagnetici, balneazione,  cque superficiali e sotterranee) al controllo e alla vigilanza sulle attività produttive e di servizio (emissioni in atmosfera, scarichi, rifiuti, rumori, maleodoranze). Particolare attenzione è posta alle emissioni dei due inceneritori di Forlì (Hera e Mengozzi) che ha portato all’istituzione di un Tavolo tecnico-scientifico per il monitoraggio ambientale e sanitario a tutela dei cittadini e al trasferimento dei rifiuti speciali dal sito ex Ecotecnica, sempre a Forlì.

Stambazzi, alla guida dell’Arpae provinciale da due anni, descrive il territorio di Forlì-Cesena come una “vigorosa realtà sociale ed economica: associazioni ambientaliste molto dinamiche, un robusto tessuto democratico che favorisce la partecipazione attiva dei cittadini, una struttura economica sana caratterizzata da un orte comparto agrozootecnico, in una qualità complessivamente buona”.