Bulgarnò in festa. Il vescovo Douglas: “Guardiamo a Maria che ha vissuto il suo martirio di amore”

Santa Maria Assunta è la patrona della parrocchia. Monsignor Regattieri all'omelia: "Il cristiano non vive tra le nuvole. Sa attraversare le vicende della vita. E la Pasqua gli permette di attraversare anche la morte"

Il vescovo emerito della Diocesi di Cesena-Sarsina, monsignor Douglas Regattieri, ha celebrato la Messa questa mattina a Bulgarnò in occasione della festa parrocchiale
Il vescovo emerito della Diocesi di Cesena-Sarsina, monsignor Douglas Regattieri, ha celebrato la Messa questa mattina a Bulgarnò in occasione della festa parrocchiale

Il presule non è mai mancato all’appuntamento di agosto nella piccola frazione di Cesena

La Messa con il vescovo emerito Douglas Regattieri

Ultimo giorno, oggi, per la festa parrocchiale a Bulgarnò. La comunità fa parte dell’unità parrocchiale Gambettola-Bulgaria-Bulgarnò guidata da don Sauro Bagnoli. Questa mattina la Messa è stata celebrata dal vescovo emerito, monsignor Douglas Regattieri, che non è mai mancato all’appuntamento di agosto che si tiene la domenica successiva al 15, solennità di Santa Maria Assunta, cui è intitolata la parrocchia (cfr al link qui sotto il programma della festa).

Il cristiano è un uomo pasquale

Nell’omelia il vescovo ha sottolineato che “il cristiano è un uomo pasquale. E la Pasqua porta con sé gioie e sofferenze, resurrezione e passione”. Ciò significa che chi ha fede, chi crede “non vive nelle nuvole, ma sa attraversare le vicende della vita, e la Pasqua consente di saper attraversare anche la morte”.

Ogni domenica celebriamo la Pasqua

I cristiani “sono uomini pasquali sempre – ha aggiunto il presule -. Debolezza e fragilità ci accompagnano, ma sappiamo vedere una luce di speranza, quella di una vita nuova”. Come diceva san Paolo, ha aggiunto il vescovo, “non siate tristi come quelli che sono senza speranza. Ogni domenica noi celebriamo la Pasqua, anche oggi”.

Geremia predicava una parola scomoda

Monsignor Regattieri ha commentato le letture partendo dal profeta Geremia che “predicava una parola scomoda e per questo fu gettato nella cisterna di Malchia”, ma il Signore lo salvò “dal fango della palude”, come è stato letto nel Salmo 39/40. Dalla lettera agli Ebrei si nota che “i cristiani ancora non hanno saputo resistere fino al sangue. Siate perseveranti nella corsa che ci sta davanti – ha aggiunto monsignor Regattieri – tenendo fisso lo sguardo su Gesù. Vale anche per noi oggi: essere testimoni di Gesù non è facile”. Il Vangelo, infine, ha messo in evidenza il vescovo, parla di un battesimo particolare per Gesù, quello della sua passione, morte e risurrezione.

Maria viene assunta in cielo con tutta la sua umanità di donna, di sposa e di madre

“La Pasqua illumina la nostra storia – ha concluso il presule – fatta spesso di cadute. Guardiamo all’esempio di Maria. Anche lei ha fatto il percorso dalla morte alla vita. Ha vissuto il martirio, non del sangue, ma dell’amore, sotto la croce di suo figlio. Lei è rimasta lì, con la spada che le trafigge il cuore. Il suo martirio è vedere il figlio morto in croce. Poi viene assunta in cielo con tutta la sua umanità di donna, di sposa e di madre”.