Cesena
Calciatori bianconeri a cena con gli ospiti delle case di accoglienza Caritas
Il Cesena FC ha incontrato le "periferie" della città nella parrocchia di Martorano
Un incontro conviviale tra chi vive sotto i riflettori del successo e chi, all’opposto, viene tenuto ai margini e spesso ignorato. Ieri sera la parrocchia di Martorano ha ospitato l’evento della Caritas diocesana “Viviamo non solo di calcio. Il Cesena FC incontra le periferie della città“.
All’appuntamento si sono presentati i calciatori bianconeri Augustus Kargbo, Andrea Ciofi, Raffaele Celia e Matteo Pisseri, accompagnati dal membro del Cda del Cesena Massimo Agostini e da Fiorenzo Treossi (Club referee manager).
Ad accoglierli, diversi ospiti delle case di accoglienza della Caritas (casa Sant’Anna, casa San Giuseppe ed Emmanuel), della comunità Papa Giovanni XXIII (via Vescovado e Bagnile) e i bambini della comunità educativa Il Gelso di Diegaro (gestita della “Grazia e Pace” per bambini tolti ai genitori). Presenti all’incontro anche alcuni membri del Centro di coordinamento club e Roberto Checchia, che da anni tiene i rapporti tra il Cesena Fc e i tifosi bianconeri.
Dopo una cena a buffet (con penne all’arrabbiata cucinate dalle “zdore” della parrocchia di Martorano, cibo offerto dal Conad city di Martorano e gelato offerto dalla Centrale del latte di Cesena) si sono alternati diversi interventi, moderati da Andrea “Andrew” Casadei della Caritas diocesana.
Gli interventi degli sportivi
Andrea Ciofi ha detto di sentirsi ormai cesenate, pur venendo da Marino (vicino Roma), dato che è qui da ben sette anni, dagli spettri della serie D alla C e in fine in B. Anche Raffaele Celia, l’ultimo arrivato, ha affermato di stare molto bene in terra di Romagna. Matteo Pisseri (un “antidivo”, che non ha mai nascosto la sua fede cattolica) è stato indicato dai compagni un punto di riferimento nello spogliatoio.
Augustus Kargbo, intervenendo per ultimo, si è commosso, interrompendo più volte il proprio discorso, pensando alle fatiche degli africani per raggiungere l’Europa. In sala ce n’erano diversi presenti. Il sierraleonese Kargbo ha avuto un ricordo anche per il vescovo Giorgio Biguzzi, che ha tanto aiutato il suo paese.
La parola agli operatori
Dopo i calciatori hanno parlato Giorgio Pollastri della Papa Giovanni XXIII, sulla gioia dell’aiutare i poveri, e Giulia della comunità protetta sulle difficoltà dei bambini ospitati. L’ultimo intervento è spettato ad Andrew Casadei che, dopo aver fatto il punto attuale sulle case della Caritas in città, ha ribadito come servano obiettivi, forza e perseveranza per superare le difficoltà lontani da casa, mentre da parte di tutti ci vuole più ascolto, accompagnando con pace amore e misericordia chi è rimasto indietro in un momento di difficoltà.


