Calcio dilettanti. Il Bagno di Romagna salvo con una giornata d’anticipo

A colloquio con il direttore sportivo Rudy Nardi

La squadra di Bagno di Romagna. Foto Marco Rossi
La squadra di Bagno di Romagna. Foto Marco Rossi

In Alta Valle del Savio, dove con poco bisogna arrangiarsi

Un calcio di confine, più che di provincia

Con una giornata di anticipo rispetto al termine della stagione, il Bagno di Romagna ha centrato una sudatissima salvezza nel campionato di Prima categoria nel girone H, o come ci dice il direttore sportivo Rudy Nardi, “è come per altre società ambire alla serie D”. Più che calcio di provincia, è meglio definirlo “calcio di confine” e con poco bisogna sapersi arrangiare. “Siamo partiti inserendo al gruppo storico 6-7 giovani da valorizzare che non trovavano spazio in altre squadre della zona. Abbiamo aggiunto anche due veterani come Mattia Averardi e l’altro è l’ex professionista Giovanni Rossi, fermo da un anno, e per via di infortunio muscolare è stato presente solo per 10 partite. Tra gli infortunati c’è stato anche Michael Braccini a causa di una operazione al ginocchio. Per tutto il girone d’andata non l’abbiamo avuto disponibile”.

Il cambio di modulo il punto di svolta

La linea verde è stata d’obbligo. “Tutti i giovani hanno raggiunto le 20 presenze, alcuni registrando ottimi risultati”, dice Nardi. Il girone d’andata è stato turbolento e molto difficile. “I nuovi sono stati inseriti in un ambiente che non cambiava da anni. Al 22 dicembre avevamo appena 12 punti in classifica, mentre nel ritorno ne abbiamo realizzati 25, raggiungendo quota 37. Nonostante le buone prestazioni i risultati non arrivavano e un punto di svolta è stato il cambio modulo. Nella pausa natalizia lo spogliatoio guidato dal capitano Enrico Silvani si è stretto e c’è stato un cambio di marcia, complice anche il rientro degli infortunati. Abbiamo perso solo con il Roncofreddo cocapolista, incassando appena sette reti”.

Domani in campo con la capolista

Domani, domenica 4 maggio, proprio i biancorossi potrebbero decidere l’esito della vittoria del campionato, nella gara interna al “Despar stadium” (il title sponsor è uno dei supermercati di San Piero). “Aspettiamo tutti i tifosi alla festa salvezza. Alle 16,30 ospiteremo l’altra capolista, il Torconca Cattolica (appaiata con il Roncofreddo a 55 punti, in lotta per la vittoria del torneo, ndr). Potremmo essere l’ago della bilancia in chiave promozione”, aggiunge Nardi.

La storia del club fondato nel 1969

Fondato nel 1969, il club ha sempre disputato i campionati minori, con qualche apparizione anche in Promozione, l’ultima volta datata nel 2004-2005. Nell’Alto Savio, come in tutte le zone montane, le difficoltà non mancano, soprattutto a livello finanziario. “Le aziende del territorio – precisa Nardi – che ci danno una mano le ringraziamo tutte, più che per visibilità lo fanno per bontà verso la società del presidente Rudy Montini, in sella dal 1995. I costi non mancano: utenze, trasferte, tesseramenti e l’iscrizione al campionato. Tutti i ragazzi sono del posto, il più lontano viene da Mercato Saraceno. Il rimborso spese serve simbolicamente per ripagarsi gli scarpini da gioco”. Anche il ricambio generazionale è difficile perché “non avendo un settore giovanile facciamo fatica. Si viene qui solo per amore della maglia e per la passione del calcio”. Il calcio è quello vero, insomma, lontano dai riflettori e dai grandi palcoscenici.

In vista della prossima stagione

Chiuso il campionato, ora ci si potrà concentrare nell’organizzare la prossima stagione. “Sarà molto difficile ripetere un’annata del genere e rifare una squadra di questa qualità – conclude Nardi -. Ci auguriamo che molti ragazzi delle zone limitrofe abbraccino il nostro progetto. Ci saremo sicuramente ma non sapremo la portata della squadra perché i ragazzi che si son distinti, sicuramente ambiranno a piazze migliori”. Oltre al tecnico Marco Ostolani, la società annovera il vice Ruben Stoppa e appunto Rudy Nardi, nella doppia veste di preparatore dei portieri e direttore sportivo.