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Calcio. Inter, nel giorno della finale di Champions League è morto l’ex presidente Ernesto Pellegrini
Portò a Milano i migliori giocatori tedeschi. Vinse con Trapattoni come allenatore lo scudetto dei record e una Coppa europea dopo 26 anni dall'ultimo trionfo
Subentrò a Fraizzoli, nel 1984. Guidò i neroazzurri per 11 anni
Da presidente per 11 anni. Portò a Milano i migliori calciatori tedeschi
Oggi a Milano è morto, a 84 anni e per un’infezione polmonare, l’imprenditore e dirigente sportivo Ernesto Pellegrini. Nato a Milano il 14 dicembre 1940, fu un dirigente nel mondo della ristorazione italiana. Divenne importante nel mondo del calcio per aver acquistato, nel gennaio 1984, l’Inter da Ivanoe Fraizzoli, diventandone il 17⁰ presidente. Nei suoi 11 anni di presidenza nerazzurra dal 1984 al 1995, i meneghini scrissero pagine indimenticabili della storia propria e del calcio italiano. Acquistò dall’allora Germania Ovest, in diversi anni, quattro formidabili calciatori: Karl-Heinz Rummenigge, Andreas Brehme e Lothar Matthäus dal Bayern Monaco e Jürgen Klinsmann (il padre dell’attuale portiere del Cesena Jonathan Klinsmann) dallo Stoccarda. Poi nel 1986 ingaggiò il miglior allenatore di allora, e uno dei migliori di sempre, Giovanni Trapattoni.
Lo scudetto dei record
Con Pellegrini i nerazzurri aggiunsero alla loro bacheca con quattro trofei: uno scudetto nel 1989, una Supercoppa italiana nel 1989 e due Coppe Uefa nel biennio 1991-1994. Di questi, due sono stati significativi: lo scudetto e la prima Coppa Uefa. Il campionato che la Beneamata vinse nella stagione 1988-1989 è passato alla storia come “lo scudetto dei record”: 58 punti sui 68 disponibili e un vantaggio sul Napoli, giunto secondo, di 11 punti. Si tratta del record di punti conquistati sia nei campionati di serie A a 18 squadre che in quelli assegnati nell’era dei due punti a vittoria.
Una storica partita col Cesena, nel 1988
La Coppa Uefa del 1990-1991 fu il primo trionfo europeo dell’Inter dopo 26 anni (dopo la Coppa dei Campioni ottenuta nel 1965 contro il Benfica), per giunta dopo una doppia finale derby contro la Roma di Ottavio Bianchi. Sotto la presidenza Pellegrini avvenne una partita storica per l’Inter e anche per il Cesena. Il 27 novembre 1988, in serie A, si giocò Inter-Cesena. La partita fu vinta dai padroni di casa per 1-0, con un gol di Gianfranco Matteoli dopo nove secondi e nove decimi da inizio match. Questo è stato il gol più veloce nella storia del campionato fino al 10 gennaio 1993, giorno di Udinese-Fiorentina 4-0. Il match fu aperto da una rete del bianconero Marco Branca dopo nove secondi e un decimo.
La cessione a Moratti
Dopo aver venduto l’Inter a Massimo Moratti, si dedicò al sociale e istituì nel 2013 la “Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus” per assicurare pasti a persone con momentanee difficoltà economiche. Fu insignito di vari riconoscimenti, tra i quali il titolo di “Cavaliere del Lavoro” nel 1990, del premio Ernst & Young “L’imprenditore dell’anno 2011” nel 2011 e dell’Ambrogino d’oro nel 2014.
Morto nel giorno della finale di Champions league
Fa venire i brividi il fatto che Pellegrini sia morto oggi, giorno della finale di Champions League tra Paris Saint-Germain e Inter. Finale che si disputa a Monaco di Baviera, nella città dove giocavano Rummenigge, Matthaus e Breheme.