Cesenatico
Case popolari dove c’era la Banda della Magliana, il varo
Venerdì 21 marzo studenti protagonisti. Sabato 29 marzo il taglio del nastro
Cesenatico continua nel suo percorso di legalità con due appuntamenti.
Studenti contro le mafie
Il Comune fa sapere che si comincia venerdì 21 marzo alle 10 con la celebrazione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Davanti ai nuovi alloggi Erp dell’ex colonia Prealpi, il sindaco Matteo Gozzoli e i rappresentanti di Libera Cesenatico accoglieranno gli studenti che leggeranno tutti i nomi delle vittime di mafia in Italia. Ad aderire all’iniziativa saranno le classi IVA, IVB, IVC, IVD e le classi VA,VB,VC della scuola primaria di Villamarina; le classi III C, IIID della Scuola secondaria di primo grado “Dante Arfelli”; le classi V BLSA del Liceo “Ferrari”-Isis “Da Vinci” e le classi II B e II AT dell’Ite “Agnelli”-Isis “Da Vinci”.
L’inaugurazione degli alloggi Erp
Il secondo appuntamento in calendario sarà sabato 29 marzo. Alle 11 verranno inaugurati ufficialmente i nuovi 18 alloggi Erp che sono stati realizzati a partire dal bene confiscato alla Banda della Magliana dell’ex colonia Prealpi. Si conclude così un percorso di legalità e lavoro che ha potuto contare sul lavoro dell’Amministrazione comunale, di Acer, della Regione Emilia-Romagna e dell’associazione Libera. Il condominio, denominato “Libere Residenze”, ha dedicato ogni singolo alloggio a una vittima di mafia. All’interno dello stabile è stato anche previsto un ufficio per la sede di Libera di Cesenatico.
La soddisfazione del sindaco Matteo Gozzoli
«Siamo arrivati alla fine di un percorso importante e lungo che ci ha permesso di dare a Cesenatico 18 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica – commenta il sindaco Matteo Gozzoli -. Abbiamo rigenerato un’intera zona con una nuova area verde, un parcheggio pubblico e questo edificio dall’alto valore simbolico. “Libere Residenze” è uno stabile di cui siamo orgogliosi, è l’esempio di come il bene della collettività possa essere messo al centro e che con il lavoro degli enti pubblici si possano raggiungere obiettivi così importanti a partire da un bene confiscato alla criminalità organizzata».