Cesena
Cesena, ieri sera sotto la pioggia battente il flash mob dei Sanitari per Gaza
Sotto l'ombrello per manifestare insieme a quelli di altri circa 230 ospedali nel Paese
C’erano anche i sanitari dell’ospedale Bufalini di Cesena ieri sera insieme a quelli degli altri circa 230 che sono scesi in piazza per il flash mob “Luci sulla Palestina. Cento ospedali per Gaza”, organizzato per “chiedere che si fermi il genocidio del popolo palestinese”.
“Siamo accanto alle donne e agli uomini della Global Sumud Flottilla – ha detto uno dei promotori, Omar Fabbri a inizio flash mob – e diciamo loro grazie l’impresa...come sanitari e sanitarie, sappiamo che non esiste neutralità davanti alla distruzione deliberata di ospedali e vite. Difendere la salute significa difendere l’umanità. I nostro dovere è ‘prendere parte’: la nostra parte è quella della cura, del diritto alla vita e della difesa dell’umanità”.
E ancora… “noi denunciamo il genocidio della Palestina e ci mettiamo le nostre facce e i nostri corpi”.

Quindi la richiesta delle reti promotrici di #DigiunoperGaza, Sanitari per Gaza “che il Governo, le Regioni, le nostre Aziende sanitarie i Comuni agiscano subito, adottino atti e impegni formali contro il genocidio del popolo palestinese. Chiediamo che sia avviato il boicottaggio immediato dell’azienda farmaceutica istraeliana Teva… tutti devono fare la loro parte…il Governo italiano deve fare pressione su Israele e interrompere accordi e forniture militari”.
Dopo le premesse, i sanitari partecipanti hanno dato lettura dei nomi di alcuni dei loro colleghi sanitari morti in Palestina, così come è avvenuto nelle altre città, che insieme hanno quindi ricordato i 1.677 sanitari uccisi in questi ultimi anni.
Nonostante la pioggia battente il flash mob è poi proseguito con le lettura di alcune intense testimonianze di guerra.
