Cesena
Cesena, le Giornate Fai d’autunno si affacciano a Casa Bagioli
Sabato 11 e domenica 12 ottobre, ciceroni gli studenti del "Pascal-Comandini"
Si aprono meraviglie varcando il suggestivo arco d’ingresso su via Montalti (alle spalle della Malatestiana), sovrastato da un’imponente statua che pare avere le fattezze di un leone, ma che in realtà è un cane. Protagonista a Cesena delle Giornate Fai d’autunno, l’11 e 12 ottobre, è la splendida Casa Bagioli: dimora dal fascino senza tempo dei primi del Novecento.
Prima chiesa dei frati di San Francesco, poi abitazione della famiglia Pasini
Sorta nel luogo dove i frati del complesso conventuale di San Francesco avevano edificato la chiesa di Santa Maria dell’Orto, nel1832 l’area fu trasformata in abitazione dalla famiglia Pasini, e sulla facciata sono tuttora visibili alcuni elementi provenienti dall’ex convento, fra questi una colonna, stemmi malatestiani e anfore.
I proprietari Albertarelli e poi Bagioli
L’edificio subì successivamente alcune modifiche, in particolare sulla facciata principale: nel 1870 il nuovo proprietario, Alessandro Albertarelli (era di sua proprietà l’amato pastore maremmano di nome ‘Leone’ ritratto sul cancello d’ingresso), ne dispose l’allineamento con i confini degli edifici circostanti, consentendo così alla proprietà di aprirsi con un affaccio sull’attuale via Montalti. Fu in seguito ereditata dalla famiglia Bagioli: figura di spicco fu Alessandro Bagioli, pittore scenografo, noto anche per essere stato il primo cittadino di Cesena a possedere un’automobile.
Un giardino delle meraviglie
Durante la visita, tenuta dagli apprendisti ciceroni dell’Istituto ‘Pascal-Comandini’, si potranno ammirare alcune sue memorie (disegni, bozzetti di scenografie, fotografie d’epoca, e cartellone réclame) custoditi con devozione dalla proprietaria, la nipote Alessandra Placucci. E poi gli ambienti più affascinanti, come la sala da pranzo, lo studio, e due splendidi giardini tra cui quello segreto. Lo descrive così il blog Cesena di una volta: “Era paragonabile al ‘kepos’ greco, per la comunanza di piante ornamentali e di alberi da frutto: nespoli, melograni, cachi. Una vasca ornamentale, un antico pozzo e un laghetto riportano al gusto del primo ‘900, conferendo al luogo un’atmosfera incantata, un giardino delle meraviglie invisibile, nel cuore della città, che segue un percorso interno a via Uberti”.
Visite: sabato e domenica dalle 9.30 alle 16.30 (durata 40 minuti).
Il giardino segreto di casa Bagioli
