Cesena
Cesena. Paolo Crepet al teatro Bonci: “Si comincia da ciò che è imperfetto”
L'iniziativa è organizzata da Odv Casa Accoglienza Luciano Gentili, associazione Paola Piraccini Odv e G.I.Pre. Genitori per una presenza
Paolo Crepet ha incantato il pubblico del teatro Bonci con “Mordere il cielo” lo scorso 18 novembre, primo appuntamento di un ciclo di incontri dedicati all’educazione
L’educazione, fondamentale per il futuro della società
Il teatro Bonci di Cesena ha ospitato, nella serata di lunedì 18 novembre, un evento straordinario che ha visto protagonista il rinomato psichiatra e sociologo Paolo Crepet con il suo spettacolo “Mordere il cielo”. L’evento, che ha registrato il tutto esaurito con oltre 800 spettatori, rappresenta il primo appuntamento di un ambizioso ciclo di incontri dedicato all’importanza dell’educazione nella società contemporanea. L’iniziativa, organizzata da Odv Casa Accoglienza Luciano Gentili, associazione Paola Piraccini Odv e G.I.Pre. Genitori per una presenza, nasce dalla volontà di creare uno spazio di riflessione e dibattito su uno dei temi più cruciali del nostro tempo: l’educazione delle nuove generazioni e il suo ruolo fondamentale per il futuro della società.
“Riscoprire l’eccellenza”
Durante la serata inaugurale, Crepet ha aperto il suo intervento con una delle riflessioni centrali del suo ultimo libro: “Badati: ho fiducia che tu possa prendere cura di te stesso”, sottolineando l’importanza del prendersi cura di sé come presupposto fondamentale per una vita autentica. “La vera sfida del nostro tempo”, ha proseguito lo psichiatra, “è risvegliare le coscienze da un’accettazione passiva del comfort che rischia di sopire il nostro pensiero e la nostra capacità di crescita personale.” Tra i passaggi più significativi della serata, Crepet ha evidenziato come “Tutti noi partiamo da una linea storta, ovvero si comincia da ciò che è imperfetto e solo attraverso la fatica, la volontà e la determinazione si può arrivare a qualcosa di migliore” sottolineando che è proprio in questo percorso di imperfezione che risiede la possibilità di crescita personale e l’unicità di ciascun individuo. Con particolare enfasi ha criticato la tendenza contemporanea ad “eleggere la mediocrità a merito”, invitando il pubblico a riscoprire il valore dell’eccellenza e dell’impegno personale.
“L’anima libera è rara e dona benessere”
La serata si è conclusa con una citazione di Charles Bukowski che ben sintetizza il messaggio dell’incontro: “L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci: soprattutto perché provi un senso di benessere, quando gli sei vicino.” Una riflessione che ha lasciato il pubblico con un invito a riconoscere e coltivare quella libertà interiore che rende ogni individuo unico e prezioso. Il successo di questo primo appuntamento conferma l’interesse della cittadinanza per tematiche educative di profonda attualità.
Il prossimo appuntamento di questa rassegna sull’educazione sarà sempre al teatro Bonci il prossimo 15 aprile 2025 col professor Umberto Galimberti.