Cesenatico
Cesenatico avrà una santa, Madre Valeria
Don Silvano Ridolfi: "Seguiamo come cristiani e come cittadini di Cesenatico attentamente e con gioia l’iter di questa causa di beatificazione"
La notizia è ufficiale. I vescovi della Conferenza episcopale pugliese hanno concesso il nulla osta per la causa di beatificazione e canonizzazione di madre Valeria Succi, fondatrice dell’Istituto delle suore oblate di Sant’Antonio da Padova. La causa procede speditamente per proporre al santo padre di registrare madre Valeria Succi nell’albo dei santi della Chiesa cattolica
La notizia è ufficiale
Caro direttore, la notizia è ufficiale, Cesenatico avrà una santa.
Il sacerdote Ettore Capra, avvocato presso il tribunale della Rota romana in Vaticano e postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di madre Valeria di San Sebastiano, il 21 novembre 2023 aveva invitato l’arcivescovo di Brindisi monsignor Giovanni Intini a istruire la causa di beatificazione e canonizzazione di madre Valeria di San Sebastiano, al secolo Augusta Costanza Succi da Cesenatico, fondatrice delle suore oblate di Sant’Antonio da Padova.
I vescovi della Conferenza episcopale pugliese si sono espressi favorevolmente nella loro riunione del 27-29 febbraio 2024, in questi termini: “I vescovi pugliesi… hanno concesso il nulla osta per la causa di beatificazione e canonizzazione di madre Valeria Succi, fondatrice dell’Istituto delle suore oblate di Sant’Antonio da Padova”.
La causa procede speditamente, con tutte le necessarie verifiche, per proporre al Santo Padre di registrare madre Valeria Succi nell’albo dei santi della Chiesa cattolica.
Nella sua richiesta il postulatore della causa esponeva una storia della vita di Madre Valeria, che riporto esattamente e sostanzialmente.
Vita della Madre Valeria
“La Serva di Dio, Augusta Costanza Succi, nata a Cesenatico (Forlì) il 18 dicembre 1864 da una ricca e nobile famiglia, fu avviata da giovanissima alla frequenza del collegio delle religiose del Sacro Cuore situato a Recanati. La prematura morte dei genitori e il dilapidarsi del patrimonio la costringono tuttavia ad abbandonare gli studi per occuparsi dei suoi quattro fratellini. A 23 anni consegue la “Patente di normale grado preparatorio” riportando il massimo del punteggio. Da subito insegna nella scuola femminile e, per condotta eccellente, capacità e diligenza, è nominata direttrice “degna di vero encomio”. Intraprende in seguito una serie di viaggi per l’Italia e l’Europa, specializzandosi nella lingua francese e inglese, nella pittura e nella musica fino a quando all’età di 31 anni, a Nizza, conosce il conte Gaspare Paruglia che la sposa, colpito dalla sua bellezza e dalla sua intelligenza. Rimasta vedova a soli 42 anni, intensifica il suo spirito di pietà e, senza trascurare i suoi viaggi per l’Italia, si dedica completamente all’insegnamento e all’educazione della gioventù. Nel 1900 la ritroviamo a Lecce nel Conservatorio di S. Sebastiano, collaboratrice delle suore Margheritine che accolgono fanciulle e ragazze orfane o degradate, deviate e seviziate, e qui Agnese Succi, in forza del suo operato, riscuote congratulazioni e compiacimento anche da parte delle autorità ecclesiastiche. Le suore Margheritine la convincono a indossare lo stesso loro abito, per apparire innanzi al pubblico come insegnante appartenente alla Congregazione. Per questo prende il nome di suor Valeria di San Sebastiano: nome che conserva quando diventa Fondatrice delle suore oblate di Sant’Antonio di Padova, istituzione approvata con decreto diocesano il 28 gennaio1905 dal vescovo di Brindisi monsignor Salvatore Palmieri. Con la benedizione del papa Pio X, che ne aveva intravista l’opera benefica, la congregazione ha modo di crescere ed espandersi, aprendo nuove case e moltiplicando le opere che Agusta Succi continua a seguire fino a quando si spegne a Mesagne (Brindisi) il 2 maggio 1922“.
Cesenatico e la famiglia Succi
Cesenatico da anni ha dedicato una sua via alla famiglia Succi, a ponente, nella zona allora di maggiore residenza dei pescatori, essendo il padre Paròn Nicola Succi, stimato proprietario e comandante di un veliero. Seguiamo come cristiani e come cittadini di Cesenatico attentamente e con gioia l’iter di questa causa di beatificazione.
don Silvano Ridolfi