Cesena
Cucine Popolari Cesena, riapertura tra bellezza e solidarietà
Lunedì 1 settembre riprende il servizio di pasti nella sede di via Machiavelli. I progetti "Digiuno per Gaza" e l'esposizione di artisti "Non c'è estetica senza etica"
Le Cucine Popolari di Cesena riaprono lunedì 1 settembre con rinnovata energia
Pranzi e cene insieme. “E paghi quel che puoi”. Duecento i volontari
Gli spazi di Cesena riprenderanno ad animarsi a partire dal pranzo di lunedì 1 settembre in via Machiavelli, a pochi passi dalla residenza “Don Baronio” e dall’ex Zuccherificio. Lì dove da marzo 2022 una squadra di volontari – 200 quelli che a oggi si alternano nei vari servizi – preparano pasti e accolgono persone che hanno così la possibilità di consumare un pasto caldo in un ambiente adeguato gestito da volontari “che possono dire la parola giusta al momento giusto. Che servono ai tavoli con un sorriso”. Ha aperto così la conferenza stampa di questa mattina Oriana Casadei, dalla primavera 2024 presidente delle Cucine Popolari di Cesena.
“Mangia ciò che vuoi e paga ciò che puoi” è il motto delle Cucine. Doppi i turni dei pranzi e delle cene nella sala che può ospitare 70 persone, per un totale di circa 140 ospiti al giorno. “Tra gli ospiti delle Cucine vi sono persone che a fatica riescono ad affrontare le spese per i pasti. Sono emerse fragilità nelle famiglie, nei padri separati. E vi sono anche persone che non hanno difficoltà finanziarie, ma vengono alle Cucine per pranzare insieme”, ha proseguito la Casadei.
Le cucine sono aperte il martedì e il giovedì a pranzo (dalle 12,30 alle 14) e il lunedì, mercoledì e venerdì a cena (dalle 19 alle 21). La domenica mattina viene servita la colazione.
La bellezza in sala da pranzo. “Non c’è estetica senza etica”: 11 artisti in mostra
La sala da pranzo, tra credenze e banchi, si presenterà vestita di arte. “Non c’è estetica senza etica” è l’iniziativa presentata questa mattina alla presenza di diversi artisti locali che, a turno e per circa un mese, allestiranno loro quadri negli spazi delle Cucine Popolari. Il cielo è il soggetto principe delle 11 opere dell’artista milanese di nascita e cesenate di adozione Giovanna Benzi che fino al 26 settembre saranno in mostra nelle Cucine Popolari. Seguiranno le esposizioni degli artisti Luciano Paganelli, Maria Quagliotti, Silvano Barducci, Giulia Conti, Giovanni Fabbri, Barbara Ruzziconi, Leonardo Rossi, Tiziana Bartolotti, Silvano Tontini e Roberta Fraiese. “Ci definiamo creatori di bellezza e di pensiero – ha introdotto l’iniziativa il professor Paolo Degli Angeli, promotore del progetto -. È nostro desiderio portare bellezza in un luogo che fa dell’accoglienza il suo principio, affinché la cultura diventi uno strumento di integrazione”. A conclusione del periodo di mostra, ogni artista donerà un’opera alle Cucine Popolari.
“Non siamo noi che portiamo capolavori alle Cucine Popolari, ma è il capolavoro delle Cucine Popolari che ci permette di avere spazio in un’ammirevole architettura sociale” le parole dell’artista Silvano Tontini, che con i suoi 85 anni si definisce “il decano dell’eclettica dozzina”.

A tavola il ‘grembiule’ della solidarietà
Un segno netto, nero, su una colonna, segna la misura di 2,80 metri: lì è arrivata acqua e fango il 16 maggio 2023. L’alluvione ha colpito duro alle Cucine Popolari, danneggiando irrimediabilmente tutta l’attrezzatura. A fronte di tanto disastro, tantissima è stata la solidarietà: privati, aziende (anche dall’estero) e associazioni hanno donato direttamente alle Cucine 340mila euro con i quali è stato reso possibile il pieno ripristino del locale. E fa guardare con fiducia in avanti, per una nuova, più ampia sede che sarà disponibile, “almeno nelle intenzioni” come hanno sottolineato i referenti, a inizio 2027.
La staffetta “Digiuno per Gaza”
“Digiuno per Gaza” è l’iniziativa promossa dalle Cucine Popolari. “Dopo la Chiesa cattolica e gli operatori sanitari, è nostro desiderio attivarci e fare ‘cordata’ per dare un segnale concreto per la pace”, ha sottolineato la presidente Casadei. “Anche il digiuno, come le Cucine, vuole essere un dono per la città. Chiunque può aderire per un gesto di coscienza collettivo”, ha sottolineato il consigliere già presidente Enzo Capelletti. L’iniziativa di digiuno è a staffetta. Possibilità di parteciparvi tramite iscrizione sul sito www.cucinepopolaricesena.it
Figlioccio delle Cucine Popolari, l’Officina popolare
Ultimo nato del progetto, l’Officina popolare attiva da quasi un anno in via Subborgo Valzania 53 stila un primo bilancio. “Sono state 100 le biciclette distribuite a chi ne ha fatto richiesta – ha specificato Capelletti -. Sono arrivate a noi gratuitamente da cittadini privati e dalla Polizia locale che le avrebbe mandate al macero. Sono state rimesse in sesto e consegnate a chi ne ha bisogno”. In collaborazione con Asp Cesena Valle Savio è stato organizzato un corso per imparare ad andare in bicicletta: vi hanno partecipato 15 donne arabe che vivono nel territorio.
“Non concorrenza, ma collaborazione”
Inevitabile è stato il richiamo alla interrogazione sollevata dal consigliere comunale per le file di Forza Italia, Marco Casali (vedi articolo al link).
“Da volontario delle Cucine incaricato per gli approvvigionamenti, il rammarico è dato dal fatto che, nella polemica, sono state messe in concorrenza le varie associazioni di volontariato che operano nel territorio – ha detto Davide Buratti -. Quando ci sono eccedenze di alimenti, vengono distribuiti: non c’è concorrenza, ma grande collaborazione”.

