Rubicone
Da Gambettola a Roma in bici e con il don: è iniziato il pellegrinaggio
Questa mattina la Messa e poi la partenza per la prima tappa. Il gruppo raggiungerà Città di Castello dopo 111 chilometri. Domenica 28 l'arrivo in piazza San Pietro
Il parroco dell’Unità parrocchiale Gambettolese don Sauro Bagnoli insieme a 10 amici ciclisti
Start bagnato…
Pronti, colorati… e bagnati. Biciclette e caschetto, è iniziato questa mattina il pellegrinaggio in bici fino a Roma, promosso da un gruppo di dieci amici capitanati da don Sauro Bagnoli, parroco di Gambettola.
Don Sauro ha celebrato la Messa delle 8. Tolta la veste e indossato la divisa da ciclista, foto di rito e saluti agli amici e familiari, insieme al gruppo è partito per la prima tappa del pellegrinaggio: Città di Castello, dopo 111 chilometri e oltre 1.400 metri di dislivello.
## AGGIORNAMENTO DELLE 17,30 ##
Già a Savignano sul Rubicone la pioggia ha lasciato spazio alle sole nuvole. Fino a rasserenarsi del tutto nel percorso sulla Marecchiese che da Rimini sale fino a Via Maggio.
Dopo il pranzo e la foto di rito nel punto più alto del percorso, gli 11 ciclisti sono ripartiti alla volta di Città di Castello, prima tappa della tre giorni che li vede pellegrini fino a Roma. Sono arrivati tutti alle 16,30.
La tappa di domani li vedrà pedalare fino a Terni: 130 chilometri e 1.030 metri di dislivello. Terza tappa, venerdì, per la Terni-Roma (101 chilometri). Sabato giornata di riposo nella Capitale, e domenica la partecipazione alla Messa nella basilica di San Pietro e la preghiera dell’Angelus di papa Leone XIV prima del rientro a Gambettola.
## AGGIORNAMENTO DELLE 18,30 ##
“Il percorso si è svolto con regolarità – le parole di don Sauro a conclusione della prima tappa -. Ho faticato nell’ultima parte della salita e provvidenzialmente ho ricevuto aiuto da due angeli custodi.
Ringrazio il Signore per la bella esperienza vissuta assieme ad amici simpatici e solidali.
Ora riposo un po’ per poter procedere nelle due prossime tappe che dovrebbero essere un po’ meno impegnative come tracciato, ma certo bisogna considerare la fatica passata e la capacità di recupero fisico. Sono tranquillo perché posso sempre contare sull’aiuto dei miei amici. Il Signore ci sta guidando in un’esperienza ricca di valori umani e cristiani”.

L’articolo di Piero Spinosi al link di seguito: