È possibile dimenticarsi di un santo? Un lettore scrive al direttore

Caro direttore,com’è possibile che una città possa dimenticarsi di un suo figlio, (tra l’altro un nobile, mica un poveraccio)? Di chi parlo? Parlo del servo di Dio fra Girolamo da Forlì alias l’apostolo della Madonna, al secolo Pier Antonio marchese Paulucci de’ Calboli, morto in concetto di santità il 19 marzo 1620.

Questo frate cappuccino è conosciuto perché “amava” in modo folle la Beata Vergine Maria e gli piaceva incoronarla nelle immagini o quadri. Di sicuro ha incoronato: la nostra Madonna del popolo di Cesena, santa Maria in aula regia a Comacchio, una Madonna a Parma etc.. Poi ha fondato monasteri di monache e istituito monti frumentari (tutto ben elencato nel necrologio che invio a parte). I suoi sermoni erano ricercatissimi, amato e ascoltato dalle folle penitenti, molti si sono convertiti grazie alle sue prediche. Non credi che la sua città dovrebbe perlomeno ricordarlo nell’elenco dei personaggi illustri di Forlì o in qualche evento?Grazie per la disponibilità e l’ascolto.

Alla prossima.

Massimo Pieri